30.10.2024
Arduo per tutti comprare un immobile in Europa. Prezzi triplicati nelle grandi città italiane negli ultimi 10 anni e caro affitti. Per il Financial Times, il 50% dei cittadini OCSE è insoddisfatto del valore degli alloggi. Gli elevati tassi BCE alimentano maggiore partecipazione alle aste immobiliari da parte del pubblico. Il quadro generale
Comprare casa a prezzi accessibili è sempre più difficile, non solo per gli italiani ma per tutti i cittadini UE: i tassi d’interesse che la BCE tiene alti per fronteggiare l’inflazione (Christine Lagarde se ci sei batti un colpo) hanno comportato un significativo aumento dei prezzi delle case (+50% dal 2015 in poi) e, di conseguenza, un calo delle vendite. Secondo Statista – piattaforma che raccoglie, analizza e fornisce statistiche e dati di mercato su una vasta gamma di settori e temi – dal 2015 i prezzi medi delle case nell’Unione Europea sono cresciuti di circa il 50%, contribuendo a una marcata riduzione degli acquisti. In Italia il valore medio al metro quadro di un’abitazione supera i 1.800 euro, con un incremento del 2,2% solo nell’ultimo anno, mentre in grandi città come Firenze e Milano i prezzi possono raddoppiare o persino triplicare, rendendo questa spesa un traguardo sempre più arduo da raggiungere.
Secondo un recente rapporto del Financial Times, il 50% dei cittadini dei Paesi membri dell’OCSE è insoddisfatto della disponibilità di alloggi a prezzi accessibili, costringendoli a optare per gli affitti (che a loro volte aumentano anziché calare): una scelta sì necessaria, ma lontana anni luce dall’essere un investimento, soprattutto in Italia, dove l’acquisto di una casa era fino a non molti anni fa una capitalizzazione piuttosto diffusa nelle famiglie. Siamo più poveri e compriamo di meno, ma c’è una luce in fondo al tunnel: le aste giudiziarie. Questa opzione rappresenta, infatti, un’alternativa all’acquisto della casa, consentendo un risparmio potenziale fino al 25% del relativo valore. In questo modo il cittadino può eludere in parte le problematiche del mercato e ottenere immobili a costi più accessibili, un’opzione sicuramente invitante per realizzare il sogno di diventare proprietario di una casa.
È quanto sostiene Bruno Saglietti, notaio e presidente di APEP – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova: «Questo strumento può rappresentare una soluzione per coloro che incontrano difficoltà nell’acquisto di un’abitazione a causa delle attuali dinamiche del mercato immobiliare, permettendo un risparmio fino al 25% sul valore totale dell’immobile. Le informazioni rilevate dal centro studi dell’Associazione a livello nazionale indicano che nei primi sei mesi del 2024 la categoria principale di immobili in asta è stata quella degli appartamenti, con un incremento della partecipazione da parte di cittadini privati rispetto allo stesso periodo del 2023: quest’anno, infatti, la presenza di persone fisiche ha toccato l’82%, rispetto al 76% dell’anno precedente».
Un trend destinato a salire, ma che avrebbe bisogno del sostegno pubblico e di una informazione capillare: «con l’attuale andamento del mercato immobiliare e i tassi d’interesse ancora elevati», continua Saglietti, «è probabile che sempre più persone si rivolgeranno alle aste giudiziarie come una soluzione concreta per acquistare casa a prezzi più vantaggiosi. In futuro, se questo sistema dovesse essere maggiormente supportato da politiche pubbliche e ancora più diffuso a livello informativo, potrebbe diventare uno dei principali strumenti per chi cerca d’acquistare casa in un contesto economico difficile». Alla luce di un mercato immobiliare comunque in evoluzione, le aste giudiziarie offrono quindi una valida alternativa per chi aspira alla proprietà di una casa a prezzi sostenibili. Con un maggiore sostegno pubblico e una migliore informazione, potrebbero diventare una soluzione sempre più accessibile per molti, rispondendo alla domanda crescente di abitazioni a costi contenuti e favorendo un ritorno alla stabilità economica per le famiglie.