02.07.2023
Il grande attore a Potenza per il Festival Città Identitarie
Roma, 2 lug. (askanews) – “Luchino Visconti mi assecondava in tutto”. Così Giancarlo Giannini intervistato a Potenza da Edoardo Sylos Labini, nel corso della seconda serata del Festival delle Città Identitarie, ideato e diretto da Sylos Labini per far conoscere le piccole città di provincia. “Il primo giorno che lavorammo insieme – ricorda Giannini – io ero intimidito perché sai, con Lina (Wertmuller, ndr) si lavorava in mezzo al casino, con lui non potevi fare nulla, non potevi neanche passare davanti la macchina da presa prima di girare, era sacra. Lui ha visto che io ero un po’ imbarazzato e ha capito, perché aveva visto i film di Lina e mi ha detto ‘c’è qualcosa che ti imbarazza? Sei abituato a lavorare nel casino? Beh, ragazzi – disse ai suoi – fate un po’ di casino!’”.
Giannini ha poi raccontato che Visconti “aveva un cuoco che gli faceva da mangiare, andavamo a mangiare insieme. La mattina Luchino mi chiedeva ‘che vuoi mangiare oggi?’ E io gli rispondevo ‘facciamo degli spaghettini al pomodoro buono e basilico?’ e siccome soffrivo un po’ di ipoglicemia, quella che ti viene fame improvvisamente, mentre si lavorava se vedeva che io mi affaticavo diceva ‘fermiamo tutto, facciamo degli spaghetti perché lui deve mangiare’. Dove lo trovi uno così?”.