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Cultura

Con Di Foggia, ulteriore meritata credibilità alla figura femminile in Italia

15.04.2023

Dopo il primo presidente del Consiglio e il primo segretario del Pd di sesso femminile, Meloni e Schlein, un altro tabù tutto italiano si sgretola con la nomina ad amministratore delegato di Terna di Giuseppina Di Foggia

È la prima volta in assoluto che una donna viene nominata alla guida di una grande partecipata pubblica in Italia. Il nome della dirigente romana circolava già da settimane per la posizione numero uno nel monopolista italiano della rete elettrica, controllato dal Tesoro tramite CDP Reti (29,8%). Alla fine, le voci sono state confermate. E anche in questo caso la competenza è stata la strada maestra che ha indotto il Governo a designarla al comando di Terna. Infatti, la 53enne Giuseppina Di Foggia è un’esperta di reti, in particolare di quelle inerenti alla telecomunicazione, non quelle per trasmettere l’elettricità. Il suo mondo finora è stato quello delle telecomunicazioni: laureata in Ingegneria Elettronica, con specializzazione in Telecomunicazioni alla Sapienza di Roma, ha un master in Professional Project Management conseguito allo Stevens Institute of Technology negli USA, e ha svolto corsi di specializzazione e general management presso la SDA Bocconi di Milano e alla Luiss Business School di Roma. Forbes ricorda che “la manager romana ha sempre posto grande attenzione ai temi dei giovani e del lavoro, tanto da promuovere e supportare diversi programmi relativi a temi come l’alfabetizzazione digitale e l’avvicinamento degli studenti alle materie STEM”.

Una posizione, quella di AD, che Giuseppina Di Foggia ha già ricoperto tre anni fa per Nokia, la filiale del colosso finlandese famoso per i telefonini e ora specializzato in programmi e servizi per infrastrutture di rete, che la chiamò a guidare le sue attività in Italia e a Malta. Questa nomina governativa giunge dopo ben 25 anni di carriera senza scossoni particolari e lineari: dal 1998 in Lucent Technologies, diventata dal 2006 Alcatel-Lucent e dal 2016 inglobata da Nokia. Nel settore ICT (internet e telecomunicazioni) ha rivestito diversi incarichi tecnici e commerciali: dalla responsabilità di Ricerca e Sviluppo nel radiomobile alla rete intelligente, fino alla direzione progetti. La sua nomina in una partecipata era stata ampiamente annunciata da Giorgia Meloni che tempo addietro aveva fatto una promessa ben precisa: «La sfida – aveva detto la premier – non è quante donne siedono in un CDA. È quando avremo il primo AD di una partecipata statale donna. È uno degli obiettivi che mi do perché non c’è mai stato, e credo che questa sia la grande sfida della parità». Promessa mantenuta.

Credito fotografico:
Paolo Picone

 

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