25 Aprile 2025
/ 1.10.2024

Cosa vedono gli artisti in Kamala e Trump?

L’arte scende in campo divisa tra i due candidati alla Casa Bianca. Per sconfiggere Trump si sono uniti più di 20 artisti di fama mondiale, l’ultima è la superstar Taylor Swift con un recente endorsement a favore di Harris. A sostenerlo, sono avanzati personaggi come l’ex wrestler Hulk Hogan, che ha definito l'ex Presidente suo "eroe".

Le figure dei candidati americani hanno sempre suscitato l’interesse di artisti e creativi che, anche questa volta, si sono sentiti molto coinvolti dalle prossime elezioni presidenziali. La preoccupazione questa volta è che, se Donald Trump dovesse essere rieletto, l’impatto sui creativi potrebbe portare si politiche fiscali vantaggiose, ma anche un clima culturale e sociale potenzialmente soffocante. La comunità artistica si è scatenata con vignette che accentuano i difetti di uno o dell’altro candidato. Tra questi c’è chi si è proprio schierato senza possibilità di fraintendimenti, Shepard Fairey, creatore del brand Obey.

Come nel caso di Hope (speranza), opera dedicata a Barack Obama e che contribuì alla sua elezione a presidente degli Stati Uniti. Oggi che siamo alle porte di un’altra elezione delicatissima per l’America, Fairey ha dedicato Forward (avanti) a Kamala Harris. L’artista dice di aver tratto ispirazione dalle parole della candidata democratica: «Non torneremo indietro». Shepard Fairey (alias Obey) è anche alla sua prima esposizione museale alla Fabbrica del Vapore di Milano, che proseguirà fino al 27 ottobre. Per sconfiggere Trump alle urne nelle elezioni presidenziali del 2024, più di 20 artisti di fama mondiale tra cui, appunto, Shepard Fairey, Carrie Mae Weems, Beverly McIver, Titus Kaphar, Hank Willis Thomas, Victoria Cassinova, Christine Sun Kim, Alyson Shotz , Amalia Mesa-Baines, Angelica Muro, Cleon Petersone e altri in collaborazione con People For the American Way, stanno lanciando Artists For Democracy 2024. Il progetto è una massiccia campagna GOTV multipiattaforma volta a utilizzare opere d’arte per mobilitare gli americani in tutto il paese, in particolare negli stati in bilico, «per difendere le nostre libertà fondamentali e salvare la nostra democrazia», recita il loro sito.

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