13.02.2025
Un passo importante per la pianificazione e l’attuazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici è quello che hanno compiuto le Marche, prima regione italiana a dotarsi di un piano strutturato per affrontare le sfide poste dal climate change.
Il Pracc (Piano regionale di adattamento al cambiamento climatico) non si limita a tracciare un quadro dei cambiamenti climatici già in atto nella regione, tra cui l’aumento delle temperature, le variazioni nella distribuzione delle precipitazioni e la crescente frequenza di inondazioni marino-costiere. Attraverso modelli scientifici delinea anche possibili scenari futuri descrivendo l’impatto su diversi fattori e risorse – territoriali, ambientali, sociali ed economici – e individuando criticità, vulnerabilità e rischi chiave.
Su queste basi, infine, sviluppa azioni concrete per contrastarne gli effetti negativi. “Rispetto a questo quadro”, afferma l’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi, “vengono rappresentati possibili scenari climatici futuri attraverso modelli scientifici di riferimento che evidenziano un sostanziale aggravamento della situazione attuale”.
Il Piano, per come è strutturato, offre una visione complessiva delle dimensioni coinvolte dai cambiamenti climatici, grazie a una governance operativa multi-settore, alla collaborazione con enti di ricerca e con università e a un percorso di partecipazione che ha coinvolto stakeholder e cittadini marchigiani.
Con questo passo, le Marche si pongono all‘avanguardia a livello nazionale. E sulla scia di Roma. A metà gennaio, infatti, l’Assemblea capitolina aveva approvato la Strategia di adattamento climatico: priorità, obiettivi e misure per preparare la città agli impatti dovuti ai cambiamenti climatici e per adattare il territorio agli effetti degli scenari climatici prevedibili.