15 Marzo 2025
/ 15.09.2024

Cupertino alla conquista dell’udito

Apple si concentra sulla qualità dell’audio e impegna l’intelligenza artificiale integrata, proponendo un supporto concreto alle persone con difficoltà uditive. Perché le sue ultime cuffie AirPods sono da considerare un significativo passo in avanti nella tecnologia indossabile?

Apple si concentra sulla qualità dell’audio e impegna l’intelligenza artificiale integrata, proponendo un supporto concreto alle persone con difficoltà uditive. Perché le sue ultime cuffie AirPods sono da considerare un significativo passo in avanti nella tecnologia indossabile?

Quando non ci sono più territori da conquistare bisogna cercarli. Deve aver pensato questo Apple, annunciando l’ultima novità delle sue cuffie AirPods che segna l’ingresso in un campo in cui non c’era fin qui concorrenza: quello degli ausili per l’udito. Impossibile che non sappiate quale sia l’azienda che domina il campo (Amplifon), incoraggiante che a Cupertino abbiano trovato davvero qualcosa di diverso da presentare nel keynote che ha lanciato l’iPhone 16. Le nuove funzioni per l’udito delle cuffie AirPods rappresentano un significativo passo avanti nella tecnologia indossabile, perché Apple ha introdotto aggiornamenti mirati non solo a ottimizzare la qualità del suono, ma anche a offrire un supporto concreto per le persone con difficoltà uditive. Una delle novità più interessanti è la funzione Conversation Boost, che permette al modello Pro di diventare uno strumento ideale per chi ha bisogno di ascoltare meglio in ambienti rumorosi.

L’intelligenza artificiale integrata, infatti, utilizza i microfoni delle cuffie per isolare e amplificare le voci delle persone che ci parlano direttamente, filtrando il rumore di fondo. Questa funzione si rivela particolarmente utile in situazioni come ristoranti affollati o ambienti pubblici rumorosi, dove seguire una conversazione può diventare difficoltoso. A questo si aggiunge la modalità Trasparenza, già nota agli utenti degli AirPods, che viene ulteriormente perfezionata per offrire una percezione più naturale e bilanciata dell’ambiente circostante. A differenza della modalità di cancellazione attiva del rumore, che isola completamente dall’esterno, la trasparenza permette di continuare a sentire i suoni esterni, ma con un controllo migliorato sui volumi. Ora, con un algoritmo più sofisticato, le cuffie riescono a regolare automaticamente i livelli del rumore esterno, mantenendo al contempo chiara e nitida la voce della persona con cui si sta parlando. Poi c’è Live Listen, strumento già presente nelle versioni precedenti, che consente agli utenti di utilizzare l’iPhone come un microfono remoto: posizionando il telefono vicino alla fonte sonora, i suoni vengono trasmessi direttamente alle cuffie, agevolando chi ha difficoltà uditive a seguire una conversazione o ascoltare in spazi ampi, come in una riunione o durante una presentazione.

In pratica: Apple è sempre stata attenta a fornire strumenti per l’accessibilità, e le nuove impostazioni consentono anche all’utente di modificare in modo dettagliato il bilanciamento dei suoni, sia in termini di volume che di equalizzazione. Rendendo gli AirPods uno strumento utile non solo per gli utenti con problemi uditivi, ma anche per chi cerca una qualità del suono ottimizzata per le proprie preferenze.  E il vantaggio, oltre che tecnologico, è anche di prezzo: a differenza dei prodotti specifici che hanno un prezzo di qualche migliaia di euro, le AirPods Pro nella versione a padiglione arrivano a costare 579 euro. Che è molto per delle semplici cuffie, ma niente per chi può tornare ad avere orecchio.

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