3 Dicembre 2024
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Società, Spettacolo

Dal vivo, non c’è più niente

21.08.2024

Il celebre DJ e produttore discografico Bob Sinclar ha riportato alla luce un tema sempre più discusso, dopo un suo spettacolo in una discoteca di Mykonos. In cosa credono gli spettatori che guardano i concerti con il telefonino in mano, oggi?

Negli ultimi anni, il panorama dei concerti e delle esibizioni dal vivo è cambiato radicalmente a causa del modo in cui il pubblico vive questi eventi. La recente polemica sollevata da Bob Sinclar, celebre DJ e produttore discografico, dopo un suo spettacolo in una discoteca di Mykonos, ha riportato alla luce un tema sempre più discusso: l’ossessione per i telefoni cellulari e la necessità di documentare ogni istante per poi condividerlo sui social media.
Bob Sinclar ha espresso il suo disappunto nei confronti del pubblico, che sembrava più interessato a catturare video e foto da postare immediatamente, piuttosto che ad immergersi nell’esperienza musicale. Questo fenomeno non è nuovo e tantissimi altri artisti hanno manifestato lo stesso disagio. Anche Adele, durante un suo concerto, si era rivolta al pubblico con parole simili, chiedendo di smettere di filmare e di godersi il momento, sottolineando come la vera magia della musica dal vivo risieda nel vivere il presente con intensità e partecipazione.
Queste critiche da parte degli artisti mettono in evidenza una realtà sempre più preoccupante: siamo diventati schiavi dei nostri smartphone. La necessità di mostrare agli altri ciò che stiamo facendo ci sta allontanando dalla possibilità di calarci in modo autentico nelle nostre esperienze. Ogni momento speciale, ogni emozione autentica, rischia di essere filtrata attraverso l’obiettivo di uno smartphone, perdendo così gran parte della sua autenticità.
Ma perché abbiamo smesso di guardare con i nostri occhi? Perché abbiamo bisogno di vedere tutto attraverso uno schermo? In un’epoca in cui la condivisione online sembra avere più valore dell’esperienza stessa, il rischio è quello di perdere il contatto con la realtà, di non essere più in grado di apprezzare i momenti di vita vera. La frenesia di immortalare ogni istante per poi ricevere “like” e commenti ci fa dimenticare il significato più profondo delle emozioni che dovremmo vivere.
È giunto il momento di chiederci se siamo ancora capaci di godere davvero e profondamente i nostri momenti di vita, anche quelli che ci vedono immersi nella folla di un concerto o qualsiasi altro evento a cui scegliamo di partecipare. La tecnologia ci offre strumenti straordinari, ma è nostro compito usarli con consapevolezza, senza permettere che diventino una barriera tra noi e la realtà. Forse dovremmo imparare a staccare, anche solo per un attimo, per riscoprire la bellezza di un’esperienza vissuta appieno, e non trasformata in un live ristretto nello schermo di uno smartphone.

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