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Difesa, studio Iiss: Europa spende di più, ma manca di soldati

08.11.2024

Oggi al via Prague Defense Summit, tra relatori anche Bauer (Nato)

Milano, 8 nov. (askanews) – Uno studio del International Institute for Security Studies (IISS) è stato presentato alla conferenza sulla difesa del Prague Defense Summit che inizia oggi e terminerà domenica. Lo scopo del vertice è quello di stimolare un ampio dibattito pubblico sullo sviluppo delle capacità di difesa europee e transatlantiche e di aprire la strada a misure concrete che portino all’attuazione di obiettivi politici, in particolare nel campo dell’innovazione e degli appalti nel settore della difesa. Tra gli oratori del summit anche l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato e lo statunitense Doug Bush, assistant secretary of the Army for Acquisition.

I risultati dell’Iiss giungono in un momento in cui il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha suscitato timori che egli possa mettere in discussione la sicurezza europea e interrompere il sostegno all’Ucraina dilaniata dalla guerra.

I ricercatori hanno riscontrato diversi punti deboli nella capacità dell’Europa di difendersi. La produzione di armi, sia in termini di artiglieria che di difesa aerea, è aumentata significativamente in Europa negli ultimi due anni, ma mancano semplicemente le persone, concludono. Milano, 8 nov. (askanews) – Importanti forze europee restano indebolite. Troppi continuano a perdere soldati, mentre la generazione più giovane non è spinta ad arruolarsi in servizio, afferma lo studio. L’arsenale europeo è stato gravemente impoverito a seguito di decisioni politiche dopo la fine della Guerra fredda e nei decenni successivi. Nel processo, anche l’industria della difesa in Europa si è contratta, afferma lo studio.

Sebbene i bilanci per la difesa dei membri europei della NATO siano quasi del 50% più alti rispetto a quelli del 2014 – quando la Russia ha annesso la Crimea – i paesi continuano ad appoggiarsi militarmente agli Usa in tutti i settori, è la conclusione dei ricercatori.

Il summit riunirà alti dirigenti governativi, funzionari della difesa, importanti rappresentanti dell’industria, analisti e media per tre giorni di discussioni ad alto livello a Praga, sino al 10 novembre.

La cooperazione tra industria e difesa, i progressi nelle applicazioni militari di tecnologie emergenti e potenzialmente dirompenti, nonché i requisiti per combattere e vincere guerre importanti in un contesto multidisciplinare, saranno i principali argomenti di dibattito del vertice.

Sulla base del successo dei dialoghi IISS Shangri-La e Manama, ormai saldamente affermati come i principali vertici sulla difesa rispettivamente in Asia e Medio Oriente, il vertice sulla difesa di Praga presenterà una serie di discussioni plenarie, nonché discussioni bilaterali, mini-laterali e multilaterali, consentendo una diplomazia di difesa informale ma efficace.

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