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Economia

Dl anticipi, arriva Cin per affitti brevi

01.12.2023

Obbligatorio esporlo nello stabile

Roma, 1 dic. (askanews) – Chi affitta per brevi periodi o per finalità turistiche immobili o porzioni di immobili e i titolari di strutture destinate alla locazione turistica devono richiedere al Ministero del Turismo il Codice Identificativo Nazionale (Cin) che va esposto all’esterno dello stabile e che deve essere indicato ad ogni annuncio pubblicato o comunicato. La misura è finalizzata ad assicurare tutela della concorrenza, trasparenza del mercato e ad agevolare la lotta all’evasione fiscale nel settore.

La norma è stata inserita nel decreto anticipi, legato alla manovra, con l’approvazione in Commissione bilancio al Senato di un emedamento dei relatori. La disposizione chiarificatrice sull’applicazione della cedolare secca aumentata al 26% a partire dal secondo immobile affittato per breve periodo, ha spiegato Dario Damiani (Fi), uno dei relatori del decreto, sarà presentata nel ddl di bilancio.

Il Cin viene assegnato dal Ministero del Turismo dopo la presentazione in via telematica di un’istanza da parte del locatore o del titolare della struttura specificando i dati catastali. I locatori che svolgono l’attività in forma imprenditoriale devono dotare gli immobili dei dispositivi di sicurezza degli impianti, dei dispositivi per la rilevazione di gas, di estintori, e lo devono dichiarare nell’istanza di richiesta del Cin. In questo senso è stata accolta la richiesta di 14 associazioni che ieri hanno sottolineato la necessità di alleggerire gli adempimenti per i proprieteri di immobili che offrono locazioni turistiche in forma ‘familiare’.

Le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano che hanno attivato procedure di attribuzione di codici identificativi alle unità immobiliari destinate a locazioni brevi devono provvedere all’automatica ricodificazione come Cin dei codici già assegnati.

I locatori di immobili destinati ad affitti brevi e i titolari di attività turistiche privi di Cin incorrono in una sanzione da 800 a 8.000 euro, in base alle dimensioni della struttura mentre per la mancata esposizione del Cin la multa va da un minimo di 500 euro ad un massimo di 5.000 euro.

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