21.10.2023
Dopo il Nobel, Premio Sakharov ricorda i diritti delle donne in Iran
«Orgogliosi di sostenere coraggiosi e i ribelli che continuano a lottare per l’uguaglianza, la dignità e la libertà in Iran». Mahsa Amini diventa simbolo della lotta femminile in Iran, lo annuncia Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo a sostegno delle vittime della repressione esercitata della polizia morale di Teheran.
La preoccupazione e l’attenzione per i conflitti in corso non distoglie lo sguardo dai gravi problemi legati ai diritti delle donne nel mondo. Il governo di Teheran è ancora sotto osservazione, con chiari segnali che arrivano attraverso importanti riconoscimenti ad esponenti femminili iraniane. Dopo il premio Nobel per la pace all’attivista iraniana Narges Mohammadi, attualmente detenuta, il Parlamento europeo ha conferito il Premio Sakharov per la libertà di pensiero a Mahsa Amini e al Movimento delle donne iraniane per la libertà.
Mahsa Amini è la studentessa curdo-iraniana morta poco più di un anno fa a Teheran dopo essere stata fermata dalla polizia morale iraniana e accusata di aver messo male il velo islamico che le donne devono indossare obbligatoriamente. Il 16 settembre scorso il mondo intero ha ricordato il primo anniversario della morte della 22enne originaria di Saqquez nel Kurdistan iraniano.
È stata Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, a leggere la motivazione che ha accompagnato il conferimento del prestigioso Premio Sakharov alla memoria di Mahsa Amini e al Movimento delle donne iraniane per la libertà:
«Il Parlamento europeo è orgoglioso di sostenere i coraggiosi e i ribelli che continuano a lottare per l’uguaglianza, la dignità e la libertà in Iran. Siamo al fianco di chi, anche dal carcere, continua a tenere vivo il movimento ‘Donne, Vita e Libertà’. Scegliendoli come vincitori del Premio Sacharov per la libertà di pensiero 2023, quest’Assemblea ricorda la loro lotta e continua a onorare tutti coloro che hanno pagato il prezzo più alto per la libertà».
Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero è stato istituito nel 1988 per onorare le persone e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali e comprende un premio in denaro di 50.000 euro. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 13 dicembre 2023 nell’emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo.
Intanto, il volto di Mahsa Amini è diventato simbolo della lotta femminile in Iran. Non solo le donne hanno reagito con manifestazioni di protesta alla sua morte, ma anche uomini giovani e anziani si sono schierati chiedendo riforme che riconoscano i diritti del mondo femminile nel Paese. L’Iran è da tempo sotto lente della comunità internazionale per gravi violazioni dei diritti umani, ma le sanzioni subite non hanno fanno recedere l’azione repressiva nei confronti di chi scende in strada per manifestare.