23 Febbraio 2025
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Economia

Draghi: sull’innovazione l’Ue spesso è il peggior nemico di sé stessa

18.02.2025

Barriere interne peggio dei dazi Usa e regole penalizzano digitale

Roma, 18 feb. (askanews) – Sull’innovazione nell’Unione europea “spesso siamo il nostro peggiore nemico”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio e della Bce, Mario Draghi nel suo intervento oggi al Parlamento europeo.

“Dobbiamo creare condizioni affinché le imprese innovative crescano in Europa, piuttosto che restare piccole o trasferirsi negli Stati Uniti. Questo – ha detto Draghi – significa ridurre le barriere interne, standardizzare, armonizzare, semplificare le normative nazionali e spingere per un mercato che sia più basato sul capitale azionario”.

Ed è su questo che secondo l’ex premier l’Europa spesso è il peggior nemico di sè stessa. “Abbiamo un mercato interno di dimensioni simili a quello degli Stati Uniti. Abbiamo il potenziale per fare leva sulle economie di scala. Ma il Fondo monetario internazionale stima che le nostre barriere interne siano equivalenti a dazi del 45% circa sul manufatturiero del 110% sui servizi”.

Inoltre nella Ue “abbiamo scelto un approccio regolamentare che ha dato priorità alla cautela a discapito dell’innovazione, specialmente nel settore digitale. Ad esempio sul Gdpr (il regolamento Ue sulla tutela dei dati personali) si stima che abbia aumentato i costi dei dati del 20% per le imprese europee”.

Inoltre in Europa “abbiamo anche a disposizione risparmi che potrebbero essere utilizzati per finanziare l’innovazione. Ma con alcune eccezioni di rilievo l’innovazione fa ricorso al finanziamento bancario, che generalmente non è adatto per questi compiti. E si finisce che oltre 300 miliardi di risparmi vadano ogni anno all’estero – ha affermato – perché qui mancano opportunità”.

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