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Salute

È ufficiale, mai fermarsi, più camminiamo più sopravviviamo

13.08.2023

Ormai scientificamente approvato, camminare è essenziale per la sopravvivenza. Lo confermano varie ricerche condotte da prestigiosi istituti universitari su 17 studi che uniscono dati di ben 226.889 persone.

La saggezza collettiva ci suggerisce da generazioni e generazioni che una delle attività più benefiche che possiamo fare per il corpo umano, a qualsiasi età, è quella di camminare. Ciò che era un po’ meno chiaro erano tuttavia i reali e concreti benefici che una passeggiata può portare al nostro organismo. Ebbene: nel frattempo è arrivata una ricerca di altissimo livello che ha provveduto a fornire una risposta, suffragata da dati precisi.

Si tratta del più grande studio osservazionale mai condotto sugli effetti della camminata sulla salute umana, e per curarla sono stati coinvolti svariati, autorevoli istituti di ricerca di tutto il mondo. Tra essi spiccano la Medical University of Lodz, in Polonia, la Johns Hopkins University School of Medicine e il Ciccarone Center for the Prevention of Cardiovascular Disease (che si trovano entrambi a Baltimora, nel Maryland). I dati raccolti e analizzati da tali istituti hanno dato vita a un documento fresco di pubblicazione sul prestigioso European Journal of Preventive Cardiology.

I ricercatori hanno raccolto informazioni provenienti da ben 17 studi precedentemente svolti sullo stesso tema, e che uniscono dati raccolti su un campione di ben 226.889 persone. Ciò che è emerso è che i rischi di morte per malattie cardiovascolari si riducono dopo appena duemila passi di camminata al giorno. Arrivando a quattromila, invece, ogni causa naturale di decesso crolla in maniera ancora più significativa.

Camminare, in particolare, permette una diminuzione dei rischi di contrarre malattie potenzialmente fatali ogni 500-1000 passi. Ma aumentarli di un migliaio al giorno addirittura fa scendere del 15% l’esposizione ai rischi di ogni possibile causa di morte. Questa crescita, peraltro, non avrebbe limiti: se anche si arrivasse a ventimila passi (o si superasse questa quota per molti irraggiungibile), i benefici continuerebbero ad aumentare.

Coordinatore della ricerca è il professore di cardiologia Maciej Banach, che è andato ancora più a fondo su questi dati:

«Il nostro studio ci ha dato conferma del fatto che camminare faccia bene, e che più lo si fa più crescono i benefici. Questo vale per uomini e donne, indipendentemente dall’età e dalla zona del Pianeta in cui si vive. I dati si applicano infatti alle regioni temperate del mondo come a quelle subtropicali o subpolari».

Il documento del European Journal of Preventive Cardiology conferma e chiarisce le informazioni già diffuse nientemeno che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo i dati OMS, infatti, la quarta causa di morte sulla Terra è da attribuire proprio ad un insufficiente esercizio fisico. Quest’ultimo provocherebbe più di tre milioni di decessi ogni anno, cresciuti oltretutto dopo lo scoppio dell’emergenza Covid. Gli ultimi tre anni hanno infatti visto diminuire ulteriormente la media di attività motorie svolte quotidianamente dalla cittadinanza planetaria, tendenza da cui non si è ancora usciti del tutto.

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