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Spettacolo

Emergono i migranti a livello internazionale in un film spettacolare di regia italiana

11.12.2023

«Rendere le difficoltà degli individui una preoccupazione per tutti noi». Matteo Garrone guarda all’Oscar con il suo “Io Capitano” sui migranti. Per la vicepresidente delle vendite internazionali della Pathé, Marie Laure Montironi, il film sarà un successo negli Usa.

Il sogno americano di Matteo Garrone è un Oscar come miglior film internazionale. Il regista italiano ha da poco finito la promozione di “Io Capitano” negli Stati Uniti e dopo la proiezione a New York ha incassato un risultato importante: la distribuzione nelle sale cinematografiche americane con l’acquisto dei diritti da parte di Cohen Media. È anche tra i candidati ai Golden Globes nella categoria miglior film non in inglese. La pellicola racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou Sarr e Moustapha Fall, che lasciano Dakar, in Senegal, per raggiungere l’Europa. Dopo essere sopravvissuto alle insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare, approdano in Italia.

“Io Capitano”, già vincitore del Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia, è il film che l’Italia ha designato per la corsa all’Oscar per il miglior film internazionale. La cerimonia della notte più importante del cinema si svolgerà a Los Angeles il 10 marzo 2024. Prima di arrivare a quella data, Io Capitano dovrà rientrare nella shortlist da 15 contendenti che sarà ufficializzata il 21 dicembre, poi il 23 gennaio si arriverà alla definizione delle cinquine dei candidati agli Oscar 2024. Intanto il film è entrato nella longlist da 88 titoli individuati dall’Academy per la corsa alla statuetta per il miglior film internazionale.

Il regista italiano pone grandi speranze nella risposta del pubblico americano. Nel tour promozionale in diverse città, con piazze importanti come Los Angeles e New York, il film è stato accolto con tanti applausi, standing ovation e soprattutto tanta commozione. Affronta una vicenda di migranti e gli Stati Uniti sono un paese di migranti, come lui stesso ha detto. La storia di Seydou e Moustapha viene inoltre raccontata in modo particolare. Sono due ragazzi che sognano una vita migliore all’estero e il loro desiderio di andare via è ispirato dai social media. Anche noi africani abbiamo dei sogni, ha detto Moustapha durante un intervento al Consolato Italiano di New York. È facile, quindi, relazionarsi con i protagonisti. Le loro vicissitudini, i loro sogni sono anche quelli di centinaia di migliaia di migranti che dal sud America cercano di attraversare il confine con il Messico per entrare in Usa. Attualmente, in particolare New York, si trova a dover fronteggiare una crisi umanitaria con pochi precedenti.

«Il forte film di Matteo Garrone – scrive Variety citando Charles S. Cohen, presidente e amministratore delegato di Cohen Media Group, che si occuperà della distribuzione negli Stati Uniti – è un testamento alla perseveranza umana e alla capacità del cinema di rendere le difficoltà degli individui una preoccupazione per tutti noi». Marie Laure Montironi, vicepresidente delle vendite internazionali della Pathé (casa di produzione della pellicola), è sicura che il film diventerà un successo negli Usa e un serio candidato all’Oscar.

Credito fotografico: La copertina del film da Mymovies.it 

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