24 Settembre 2025
/ 24.09.2025

Flotilla: i droni colpiscono una nave italiana in acque internazionali

Ancora un attacco, questa volta più massiccio dei precedenti. Ancora con il favore del buio, tra l’una e le tre del mattino. La Global Sumud Flotilla, il convoglio di 51 navi cariche di aiuti umanitari diretti a Gaza, è stata colpita nella notte da un attacco aereo in acque internazionali, a sud di Creta. Secondo quanto riportato dagli organizzatori, droni, bombe sonore, spray urticanti e altri materiali non identificati hanno preso di mira le imbarcazioni. Gli attivisti sospettano che l’attacco sia opera delle forze israeliane, che però non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.

Le imbarcazioni colpite sono almeno tre. La Zefiro ha riportato la rottura dello strallo di prua, la Morgana ha subìto danni alla vela principale, mentre la Taigete è stata colpita senza danni evidenti. Fortunatamente, non ci sono stati feriti. Gli attivisti, che in passato sono stati ostacolati da Israele nel tentativo di raggiungere Gaza, accusano le forze israeliane di tentare di bloccare la consegna degli aiuti umanitari. 

A bordo della Morgana si trovava la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia, che ha definito l’attacco di “una gravità senza precedenti”, in quanto avvenuto in acque internazionali, al di fuori di qualsiasi legalità. Sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. È stato come un attacco ai tre Paesi. È un episodio molto grave, che crea un precedente. Ci auguriamo che la politica intervenga”, aggiunge Delia che poi racconta: “Siamo stati attaccati da almeno quindici droni. Prima hanno scaricato sostanze urticanti, poi hanno prodotto bombe sonore e infine si sono schiantati addosso alle barche. Sono 4/5 quelle danneggiate, tra cui la nostra, e non potranno più navigare a vela. L’attacco ha l’intento di sfiancare psicologicamente le persone che si trovano sulle barche di notte, al buio, in mare aperto” dice la portavoce per l’Italia della Flotilla. ” È un atto criminale contro una flotta civile – sottolinea – Noi non ci faremo intimidire, perché sappiamo di navigare in totale legalità, e andiamo avanti nel nostro viaggio diretti a Gaza per portare aiuti alla popolazione stremata”.

Dello stesso tenore i racconti dell’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi e del parlamentare del M5S Marco Croatti, che partecipano alla missione. “Quello che è avvenuto – aggiungono in un video pubblicato su Instagram – è durato circa tre ore, siamo dovuti rimanere al buio perché era notte e non ci sono luci. Ci siamo ricompattati col resto della Flotilla mentre eravamo sotto attacco, senza che fosse comprensibile come qualcuno possa attaccare delle persone che vanno a portare degli aiuti umanitari”.

La Global Sumud Flotilla, ha sollecitato “una scorta marittima e osservatori diplomatici” ai Paesi delle Nazioni Unite:  “Esigiamo che tutti gli Stati membri dell’Onu, e in particolare quelle nazioni che sono a bordo delle imbarcazioni, garantiscano e facilitino immediatamente una protezione efficace, tra cui scorta marittima, osservatori diplomatici accreditati e una presenza protettiva manifesta”, ha chiesto l’organizzazione della spedizione in un appello pubblicato sul social Telegram, affinché “la Flotilla possa avanzare in sicurezza senza ostacoli e il diritto prevalga sulle azioni di annientamento”. 

La notizia ha raggiunto anche la politica italiana. Da New York, dove si trova per l’Assemblea generale dell’Onu, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto chiedendo a Israele di “garantire l’incolumità” dei membri della missione. Il ministro ha inoltre sottolineato che ogni operazione delle forze armate israeliane deve rispettare il diritto internazionale e il principio di assoluta cautela. L’Aula della Camera, convocata oggi per esaminare, tra l’altro il dl Giustizia, si è aperta con interventi delle opposizioni – da Avs al Pd a M5s – per protestare e denunciare l’attacco di questa notte alle imbarcazioni della Flotilla. Unanime la condanna per un “attacco aberrante e inaccettabile” e unanime la richiesta al Governo di protezione per i nostri concittadini e degli equipaggi. Bonelli (Avs) prima, Boldrini (Pd) dopo, e anche Stefania Ascari (M5s) hanno poi chiamato in causa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni perché chiarisca in Aula quanto accaduto.

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