21 Novembre 2024
Milano, 7°

Arte, Cultura

Forti dei nostri musei

Sala Botticelli, Galleria degli Uffizi, uno dei musei più antichi d'Europa.

Gallerie, collezioni, aree e parchi archeologici, monumenti e complessi storici: gli italiani non smettono di compiacersi dei propri istituti museali. Un tesoro di oltre 4.500 eccellenze, tra cui ben 60 siti patrimonio Unesco, che portano l’Italia nella top 10 dei Paesi più ricchi di storia artistica a livello mondiale.

Con una galassia di oltre 4.500 istituti museali (contando quindi anche gallerie, collezioni, aree e parchi archeologici, monumenti e complessi monumentali), l’Italia è nella top 10 mondiale dei Paesi con maggiore offerta. Ciò è motivo di vanto per gli italiani, che dimostrano di apprezzare questo tesoro e di approfittarne più di quanto solitamente si tenda a pensare.
Sono ben 8 su 10 gli italiani che ritengono che l’Italia sia il Paese con la storia artistica più ricca del mondo (9 su 10 gli over 55) e anche con il patrimonio più vasto. Certo è impossibile fare paragoni e stilare classifiche basate sulla presenza di opere d’arte, ma è un dato di fatto che lungo lo Stivale ci siano ben 60 siti patrimonio Unesco: a livello mondiale la maggior concentrazione in un unico Stato. Sparpagliati per le 20 Regioni si trovano siti archeologici con reperti di tutte le epoche (greci, etruschi, romani…), musei con opere di vari periodi (tanto medioevali quanto rinascimentali oppure contemporanee), tesori dell’architettura risalenti alle correnti più disparate.
Per quanto riguarda i musei propriamente detti, l’istituto di ricerca YouGov ha analizzato comportamenti, abitudini e gusti degli italiani relativamente al mondo dell’arte, scoprendo che questi apprezzano le opere e amano rilassarsi ammirandole, nella maggior parte dei casi informandosi prima sul web per non arrivare impreparati (anche se poi, in generale, preferiscono non avvalersi di una guida in loco). Il 57% degli intervistati afferma di frequentarli almeno due volte all’anno ma ci sono anche visitatori più assidui: il 19% varca la soglia di un centro espositivo almeno 4-5 volte nel corso dei 365 giorni e alcuni, circa il 6%, una volta al mese.

Oltre i 2 terzi degli habitué paga volentieri il prezzo del biglietto per visitare le esposizioni. Non tutti però sono pienamente soddisfatti: molti (soprattutto i veri appassionati) pensano che la diffusione dell’arte in Italia sia soprattutto sinonimo di tutela del patrimonio, ma che ci sia carenza nell’innovazione.
Dopo il crollo della fase pandemica, i visitatori dei musei sono tornati ad aumentare in maniera costante e anche se il livello pre-covid è ancora lontano, sono triplicati rispetto al picco negativo toccato durante il lockdown. Nel 2023 si è registrata un’impennata in termini di presenze, con quasi 58 milioni di accessi nei musei italiani, ma soprattutto di incassi, che hanno raggiunto la cifra di 313 milioni di euro. I biglietti staccati sono aumentati del 23% rispetto all’anno precedente, gli introiti del 34%. In termini assoluti, e non relativamente a un’annata particolare, le Gallerie degli Uffizi di Firenze sono il sito più visitato d’Italia, seguito dal Museo Egizio di Torino e dal Parco Archeologico del Colosseo (che invece si aggiudica il primato per il 2023). Sono strutture che ospitano opere di epoche più disparate: una eterogeneità che si riflette anche nelle tipologie di centri espositivi che gli italiani amano di più: primi tra tutti i siti archeologici, seguito da quelli che propongono opere d’arte dal Novecento a oggi e da quelli dedicati all’arco di tempo che va dal Medioevo all’Ottocento.

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