28.03.2024
I preadolescenti non si accettano e ricorrono a rimedi di ogni tipo per apparire adeguati. Troppi i prodotti skincare acquistati dai giovanissimi. Un’attenzione che potrebbe avere effetti nefasti sulla costruzione dell’autostima. I consigli.
Prima o poi arriva, più o meno per tutti, il momento in cui la paura di invecchiare ci assale e si cerca di correre ai ripari come si può. Quando questo accade, a ridosso di quella che un tempo veniva definita la “mezza età”, non c’è niente di strano, ma ultimamente si viene presi dall’ansia delle prime rughe sempre più presto. A volte troppo presto. L’ossessione per la skincare si è diffusa tra le bambine fra i 9 e 12 anni, che sempre più spesso utilizzano prodotti con effetto lifting e anti-age.
Secondo un’indagine condotta dalla BBC insieme a Denish Shah, professore di marketing presso il Robinson College of Business, è aumentato in maniera esponenziale il numero di acquisti di prodotti di skincare da parte di un pubblico di giovanissimi. Cosmopolitan, inoltre, rivela che lo scorso Natale molte mamme hanno visto comparire i cosmetici tra le preferenze delle figlie nella letterina a Babbo Natale. È un fenomeno che prende il nome di Sephora Tweens (dal marchio di cosmesi e dalla parola inglese tweens che significa “preadolescenti”) e che, come spesso accade quando ci sono di mezzo le generazioni Z e Alpha, parte da TikTok. Sul social non è raro imbattersi in tutorial di super giovani che danno consigli su come scegliere e stratificare le creme giuste per avere il massimo dell’effetto (quello che in gergo viene detto layering). Il problema è che, nella quasi totalità dei casi, non hanno le conoscenze adeguate per farlo e i loro tutorial non sono così attendibili.
Quella dell’attenzione alla skincare in età giovane è una tendenza che a prima vista può sembrare innocua, ma le cui conseguenze possono rivelarsi serie sul lungo periodo. I cosmetici che usano le preadolescenti sono pensati per essere applicati su pelli mature e quindi non adatti a un’epidermide che ha solo bisogno di essere detersa e idratata. I trattamenti a base di esfolianti possono causare irritazione e secchezza e avere anche un effetto boomerang: invece che prevenire i segni del tempo, potrebbero favorirli.
Oltre agli aspetti estetici vanno valutati anche quelli psicologici. Questa esagerata attenzione alla skincare potrebbe avere effetti nefasti sulla costruzione dell’autostima. «L’eccessiva preoccupazione per l’aspetto fisico e l’ossessione di soddisfare determinati standard di bellezza possono essere indice di una forma di dipendenza» dice la psicologa Ana Morales a Vogue.
Il rischio è quello di andare incontro a disturbi legati all’ansia o all’immagine fisica e di creare standard difficilmente raggiungibili.
Va detto anche che iniziare a prendersi cura del proprio aspetto e della propria pelle in giovane età non è necessariamente un male, se fatto con consapevolezza. La skincare può essere un terreno di sperimentazione e autoespressione e sicuramente, se si tiene conto delle esigenze specifiche dell’età e del tipo di pelle, avere anche degli effetti positivi che si apprezzeranno negli anni a venire. Anche in questo caso, come spesso accade, l’importante è non esagerare e avere pazienza.