L’amministrazione Trump sta cercando di porre fine a una parte essenziale della ricerca sul clima condotta dagli Stati Uniti. Secondo un documento di bilancio interno visto dalla prestigiosa rivista scientifica Science e dall’agenzia Reuters, ad essere colpita al cuore sarebbe la National Oceanic and Atmospheric Agency (Noaa), una delle principali agenzie scientifiche americane sul clima. Le mosse fanno parte di un piano per ridimensionare drasticamente la Noaa, riducendo i fondi dell’agenzia di circa 1,67 miliardi di dollari, pari al 27%. Il documento indica che la Casa Bianca è pronta a chiedere al Congresso di eliminare i centri di ricerca sul clima della Noaa e tagliare il lavoro di centinaia di scienziati del clima che seguono e studiano il riscaldamento globale. L’amministrazione si sta anche preparando a chiedere tagli profondi ai programmi scientifici della Nasa.
I tagli proposti al Noaa – che indicano la volontà dell’amministrazione e potrebbero essere modificati prima che questa invii la sua richiesta di bilancio del 2026 al Congresso, nelle prossime settimane – colpirebbe duramente i finanziamenti per il braccio di ricerca dell’agenzia, l’Office of Oceanic and Atmospheric Research (Oar), riducendolo a poco più di 171 milioni di dollari, un calo di 485 milioni di dollari.
Licenziamenti di massa
Il piano dell’amministrazione “eliminerebbe tutti i finanziamenti per i laboratori climatici, meteorologici e oceanici e gli istituti di cooperazione”, afferma il documento, che riflette le discussioni tra Noaa e l’Ufficio di gestione e bilancio della Casa Bianca (Omb) sulla richiesta di bilancio dell’agenzia del 2026. “Attualmente -scrive Science – Noaa gestisce 10 laboratori di ricerca in tutto il Paese. Includono influenti centri di ricerca oceanica in Florida e nello stato di Washington; cinque laboratori di scienze atmosferiche a Boulder, Colorado e Maryland; e un grande laboratorio in Oklahoma. Gestisce anche il Geophysical Fluid Dynamics Laboratory nel New Jersey, il luogo di nascita della modellazione del clima, così come un laboratorio nel Michigan dedicato ai Grandi Laghi. L’agenzia finanzia inoltre istituti cooperativi, che supportano una vasta collezione di scienziati accademici che lavorano a stretto contatto con i laboratori Noaa”.
L’amministrazione si è anche mossa per tagliare anche i finanziamenti approvati dal Congresso per il Global Change Research Program, che include la maggior parte delle principali agenzie federali e produce il National Climate Assessment, un rapporto completo commissionato dal Global Change Research Act del 1990 che richiede il suo rilascio ogni quattro anni.
Nel frattempo, Noaa ha licenziato più di 1.000 lavoratori per la seconda volta in cinque settimane. I primi licenziamenti di massa sono iniziati a metà febbraio e sono stati ritenuti illegali da un tribunale federale in California il 13 marzo. La Corte Suprema ha però annullato questa decisione la scorsa settimana e i licenziamenti sono diventati effettivi.
Gravi tagli alla Nasa
Alla Nasa anche i programmi scientifici affrontano tagli gravi, secondo i dettagli riportati per la prima volta da Ars Technica, stimato sito web di notizie sulla tecnologia. La Casa Bianca sta valutando la possibilità di richiedere un taglio di quasi il 50% all’ufficio della scienza della Nasa, fino a un budget complessivo di 3,9 miliardi di dollari. Secondo Ars Technica, il piano richiede “un taglio di due terzi all’astrofisica, fino a 487 milioni di dollari; un taglio maggiore di due terzi all’eliofisica, fino a 455 milioni di dollari; un taglio di oltre il 50% alla scienza della Terra, fino a 1,033 miliardi di dollari; e un taglio del 30% alla scienza planetaria, fino a 1,929 miliardi di dollari”.
La bozza di tagli di bilancio è stata prodotta dall’Ufficio per la gestione e il bilancio della Casa Bianca, sotto la supervisione di Russell Vought, che da tempo, attraverso il suo Center for Renewing America ha reso chiare le sue priorità di bilancio antiscientifiche. “La pandemia globale di Covid – scriveva Vought nel 2023 – ha reso dolorosamente evidente che una piccola élite scientifica può far chiudere l’economia, impedire alle persone di gestire le proprie attività, imporre che un farmaco sperimentale venga iniettato nel corpo di un’altra persona e denigrare trattamenti sanitari che avrebbero potuto salvare milioni di persone”. Una perfetta concezione antiscientifica e no vax.
“Compromessa la sicurezza del popolo americano”
Da notare che la ricerca sul clima della Noaa è stata individuata come obiettivo da tagliare nel “Progetto 2025”, un’agenda politica conservatrice sviluppata dalla Heritage Foundation per la seconda amministrazione Trump. Il documento etichetta il Noaa come un focolaio di allarmismo climatico e suggerisce di neutralizzarlo, chiudendo alcune funzioni e mettendo le sue funzioni sotto altre agenzie federali, il controllo statale o privatizzandole. E in questa direzione va l’amministrazione. La stampa non allineata con la nuova amministrazione è molto critica. Politico afferma che “l’amministrazione Trump vuole di fatto smantellare la Noaa e porre fine al suo lavoro sul clima, abolendo il suo ufficio di ricerca principale e costringendo l’agenzia a contribuire alla produzione di combustibili fossili negli Stati Uniti”. La Cnn da parte sua sostiene che “il piano di bilancio di Trump sventra la ricerca meteorologica e climatica e potrebbe essere attuato immediatamente”. Craig McLean, direttore di lunga data dell’ufficio di ricerca oceanica e atmosferica (Oar) che si è ritirato nel 2022, ha detto al Guardian che i tagli sono draconiani e “compromettono la sicurezza, la competitività economica e la sicurezza del popolo americano. Questa proposta costerà vite umane. Quando una stanza piena di medici ti dice che è il cancro, licenziare i medici non ti cura”.