21.12.2024
Nostro dovere è realizzare il programma votato dagli italiani
Roma, 21 dic. (askanews) – “Noi dobbiamo compiere il nostro dovere, che è quello di realizzare il programma che i cittadini hanno votato e, dal punto di vista economico, mantenere la linea della solidarietà e della responsabilità”. Lo ha detto il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani in un’intervista rilasciata in occasione della prima uscita del mensile Montecitorio News24 Magazine commentando la Legge di bilancio e le prospettive in vista del 2025.
“Al di là degli aspetti tecnici della Manovra o delle critiche – ha proseguito Ciriani – credo si debba riconoscere che noi abbiamo affrontato tre manovre molto complesse, difficili, in contesti anche internazionali particolarmente complessi e abbiamo cercato di non buttare i soldi degli italiani dalla finestra, ma di focalizzarci su poche misure che consideriamo importanti, di concentrare le risorse verso le fasce più deboli della popolazione per aumentare la capacità di spesa delle famiglie. Misure che andassero in questa direzione senza però essere né populiste, né clientelari”. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, infine, si è soffermato sull’approccio in materia economica e di politiche del lavoro adottato dall’esecutivo denominato ‘più assumi meno paghi’. “Uno slogan -spiega Ciriani- che in parte riassume la filosofia rivoluzionaria di questo Governo. Quelli precedenti, lo dico senza polemica, avevano puntato su una dinamica assistenziale, come il Reddito di Cittadinanza, che avrebbe dovuto favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, ma che in realtà era una misura sostanzialmente assistenziale. Noi, invece, abbiamo deciso di puntare sul lavoro e credo che i numeri straordinari relativi alle assunzioni che registriamo in questi mesi, in queste settimane, con il boom delle occupazioni e la riduzione ai minimi storici della disoccupazione, confermino quale è l’approccio del Governo, che incentiva le aziende ad assumere”.
Complessivamente, dunque, “questo esecutivo punta sul fatto che è il lavoro la via per dare dignità alle persone, non l’assistenza dello Stato. Questo è il messaggio, vorrei dire, culturale che stiamo mandando”.