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Cronaca

Hollywood in tilt, dopo gli sceneggiatori scioperano gli attori

18.07.2023

Lo sciopero degli sceneggiatori 2007-2008 aveva creato enormi difficoltà e perdite per 1,5 miliardi. Quello dei protagonisti delle riprese, ora, rischia di generare un autentico, piccolo tsunami. Hollywood è in subbuglio, e tremano colossi come Il Gladiatore 2, Avatar, Mission Impossible e The Mandalorian.

Hollywood è in subbuglio, a causa di un’ondata di scioperi che a questo punto potrebbe anche severamente condizionare attesissime produzioni che il pubblico si aspettava per i prossimi mesi. Film di alto livello e serie tv estremamente popolari, che rischiano di essere sospese, rimandate e in alcuni casi più gravi anche di andare incontro alla cancellazione. Cerchiamo quindi di capire più nel dettaglio che cosa stia succedendo e in che modo l’esperienza degli appassionati potrebbe essere pesantemente condizionata almeno da qui al 2024, se non oltre.

Già noto da tempo era lo sciopero degli sceneggiatori, simile per proporzioni a quello che nel 2007 e 2008 creò enormi difficoltà a colossi come Disney, Sony, Warner, Paramount, CBS, Metro-Goldwyn-Mayer, NBC. L’agitazione alla fine provocò perdite per 1,5 miliardi di dollari e la cancellazione di decine di episodi per pietre miliari della tv come Scrubs, Breaking Bad o The Big Bang Theory. Intanto, però, è arrivato anche lo sciopero del sindacato degli attori Sag-Aftra. E questo rischia di generare un autentico, piccolo tsunami.

Le prime produzioni cinematografiche condizionate dalla situazione si sono già fermate, o stanno per farlo. A Malta c’è la troupe de Il Gladiatore 2, che ha interrotto i lavori non avendo più le condizioni di proseguire. Il tutto mentre appena due terzi del film sono finiti. Grosse difficoltà anche per il nuovo Beetlejuice, che vede Tim Burton alla regia e Michael Keaton tra gli attori: tutto bloccato a Londra, resta da girare una scena in Vermont ma non si sa quando.

Nulla si sa sul destino delle attese trasposizioni cinematografiche del videogame Minecraft (con Jason Momoa) e del cartoon Disney Lilo & Stitch. A tremare sono poi due colossal in piena regola: Il terzo capitolo di Avatar, per concludere il quale mancavano peraltro solo poche scene, e Mission Impossible: Dead Reckoning – Parte Due. Il capitolo precedente, caratterizzato per altro da recensioni tutt’altro che entusiastiche, è appena arrivato nelle sale. Il prossimo dovrebbe chiudere la saga con Tom Cruise protagonista, ma rischia di non essere pronto entro i tempi previsti del giugno 2024. Stop simili, infine, anche per Venom 3, Mortal Kombat 2 e Deadpool 3.

Se il cinema è in subbuglio, anche le produzioni televisive non vivono certo giorni sereni. Tra i grandi titoli che potrebbero subire rallentamenti o addirittura la cancellazione di interi episodi spiccano capisaldi della serialità degli ultimi anni come Stranger Things o The Last of Us.

Problemi anche per Andor, ma particolarmente rumorosi potrebbero essere i guai di The Mandalorian, famosissima serie ambientata nell’universo di Star Wars. Rischia grosso anche House of the Dragon, girata in Gran Bretagna ma prodotta negli States. Salva invece la seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, le cui riprese sono già finite.

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