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I grandi della racchetta sbarcano al Foro Italico, tante novità

02.05.2023

Il grande tennis vive una fase di cambiamento generazionale che vedremo a Roma dal 8 al 21 maggio, dove si giocherà un’edizione piena di novità degli Internazionali BNL d’Italia.

Quella del 2023 sarà un’edizione storica degli Internazionali BNL d’Italia, e non solo perché sarà l’ottantesima. Per la prima volta, i tabelloni di singolare saranno a 96 partecipanti e l’evento durerà due settimane (due giorni di qualificazioni, più dodici di tabellone principale). Non si tratta di un vero e proprio upgrade, bensì dei nuovi requisiti chiesti alla maggior parte dei tornei Masters 1000 (i più importanti dopo le prove del Grande Slam): più giorni, più spazi, più servizi e – ovviamente – più soldi in palio.

 

Il merito degli organizzatori è di essersi fatti trovare pronti. Dall’8 al 21 maggio vedremo un Foro Italico di Roma rinnovato, a partire da uno spazio maggiore (125.000 mq contro 90.000) e ben diciassette campi, condizione imprescindibile per organizzare un torneo di questo livello. Rimane l’incognita del tetto retrattile sul Campo Centrale, a cui dovrebbe accompagnarsi un aumento della capienza: il concorso pubblico è stato effettuato, hanno stabilito il vincitore, l’iter dovrebbe ripartire in estate e la speranza è che la struttura sia pronta per il 2025. Sarà comunque l’edizione dei record. L’allungamento del torneo (ci saranno anche le pre-qualificazioni dal 2 al 5 maggio) consentirà di registrare i record di pubblico e di incasso, che dovrebbero attestarsi sulle 300.000 unità e circa 21 milioni di euro. Cifre importanti per la Federazione Italiana Tennis, che dallo scorso autunno ha inglobato il Padel ed è diventata FITP, raggiungendo un fatturato che la rende la seconda federazione più ricca alle spalle di quella del calcio. Sul piano tecnico sarà un’edizione interessante, la prima di una nuova era. Ok, ci sarà Novak Djokovic (mentre Rafael Nadal è ancora in dubbio), ma il tennis sta vivendo una fase di ricambio generazionale come non accadeva da 20 anni. I nomi caldi sono ormai noti: Carlos Alcaraz, Holger Rune, Andrey Rublev, Stefanos Tsitsipas… e il nostro Jannik Sinner, che guiderà una pattuglia azzurra colma di ambizioni.

 

Ma gli occhi saranno puntati soprattutto sull’altoatesino, che ha saggiamente rinunciato al torneo analogo di Madrid per presentarsi al massimo. Non giocherebbe la partita della vita sulla terra battuta, ma a Monte-Carlo ha dimostrato di poter essere molto competitivo anche sul rosso, e non è azzardato considerarlo tra i primi 3-4 favoriti. Ci saranno poi moltissimi italiani a caccia di un bel risultato, a partire da Lorenzo Musetti e dal rampante Matteo Arnaldi, che tanto bene ha fatto a Madrid. Nota dolente? Il forfait di Matteo Berrettini, romano doc, che deve saltare gli Internazionali per il secondo anno di fila per i postumi dell’infortunio addominale patito a Monte-Carlo. Una vera e propria maledizione. Ma gli Internazionali sanno andare oltre l’assenza di un singolo giocatore e saranno un evento glamour, a cui tutti vogliono presenziare: gli sponsor con i loro stand e i vip (o presunti tali) marcando presenza. Di certo, il tennis sbarcherà nella narrativa mainstream per un paio di settimane (anche perché una partita al giorno del torneo maschile sarà trasmessa sui canali Mediaset). La speranza è che lo sia anche grazie agli exploit di qualche tennista italiano.

Credito fotografico:

Panoramica, campo centrale, Iralico

 

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