12.12.2024
L’ultima trovata sono i tatuaggi temporanei sulla testa per misurare le onde cerebrali. I dati vengono trasmessi a una stampante che “spruzza” il particolare inchiostro direttamente sulla testa, offrendo una valida alternativa agli elettrodi. Tutti i dettagli sull’innovazione.
Un tatuaggio sulla testa per diagnosticare disturbi come epilessia, convulsioni, tumori e lesioni cerebrali. È la tecnologia messa a punto dall’Università del Texas ad Austin e dall’Università della California a Los Angeles, e presentata sulla rivista Cell Biomaterials. I tattoo, temporanei e stampati sul cuoio capelluto grazie a un innovativo inchiostro liquido biocompatibile composto di polimeri conduttivi, sono in grado di misurare l’attività cerebrale, offrendo una valida alternativa agli elettrodi.
La procedura attuale che consente l’analisi delle onde cerebrali tramite elettroencefalogramma è lunga e complicata, pesante da sopportare anche per i pazienti. Il cuoio capelluto del soggetto da monitorare va misurato attentamente e vanno segnati i punti su cui applicare gli elettrodi, i quali devono poi essere collegati tramite lunghi cavi al dispositivo deputato alla raccolta dei dati. Questa nuova tecnologia invece è molto più agile, sia in termini di procedure che di tempo. L’inchiostro liquido sviluppato di recente permette infatti di realizzare tatuaggi temporanei sulla pelle, anche in presenza di peli e capelli, che funzionano come sensori sottilissimi in grado di registrare non solo l’attività cerebrale ma anche la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
È un processo rapido, non invasivo e non doloroso. Un algoritmo sceglie i punti ottimali di posizionamento dei sensori sulla base della forma e delle dimensioni del cranio del paziente. I dati vengono trasmessi a una stampante che “spruzza” l’inchiostro direttamente sulla testa, il quale poi “cola” lungo i capelli fino a raggiungere il cuoio capelluto, dove forma una pellicola che rileva l’attività cerebrale. I test sono stati effettuati su cinque pazienti con capelli corti e i valori ottenuti, confrontati con quelli ricavati dallo screening fatto con metodo tradizionale, si sono dimostrati altrettanto precisi. Inoltre, i tatuaggi captano molto bene l’attività cerebrale senza rischio di interferenze e rimangono stabili e attivi per ben 24 ore.
E questo è solo l’inizio, visto che il team di ricercatori pensa già agli sviluppi futuri. Ora che il sistema funziona si vorrebbe migliorarlo rendendo wireless l’intero processo, inserendo nei tattoo un piccolo trasmettitore. Oltre agli innegabili vantaggi sul piano clinico, questi tatuaggi temporanei aprono la strada anche allo sviluppo di nuove interfacce cervello-computer, che potrebbero portare ad esempio alla possibilità di interagire con macchine solo con il pensiero. I dispositivi in grado di farlo, cioè capaci di registrare le onde cerebrali legate a una determinata funzione e di utilizzarle per controllare un dispositivo esterno, prevedono l’applicazione di un auricolare scomodo e voluminoso. Anche in questo senso, i tatuaggi elettronici potrebbero rendere la procedura molto più semplice e accessibile.