29.01.2025
In prima serata
Roma, 29 gen. (askanews) – Martedì 18 febbraio in prima serata su Rai 1 andrà in onda “Champagne – Peppino di Capri”, un film tv per raccontare 40 anni di musica e di storia. Dalla fine della guerra al boom economico, dalla rivoluzione culturale del ’68 alla prima edizione di Sanremo a colori.
“Champagne – Peppino di Capri” – prodotto da Rai Fiction e O’ Groove, per la regia di Cinzia TH Torrini, con la sceneggiatura di Michele Pellegrini e Maria Sole Limodio e soggetto di Pierpaolo Verga e Maria Sole Limodio – non è solo il racconto della vita del cantante che ha fatto ballare e innamorare intere generazioni, dall’infanzia durante la guerra fino all’affermazione come musicista completo e maturo nei primi anni ’70, bensì un percorso attraverso decenni fondamentali per la storia del nostro paese, senza tralasciare il lato più intimo e fragile dell’uomo.
“Questo film”, ha spiegato mercoledì nella conferenza stampa di presentazione Leonardo Ferrara, capo struttura di Rai Fiction, che ha seguito il progetto, “ha avuto una genesi molto lunga. Fa parte di una collana di biopic musicali che abbiamo inaugurato con Mia Martini, con la storia di Nada, ‘La bambina che non voleva cantare’, con Califano, ma per raccontare la vita di Peppino di Capri, che è un artista particolare, anche ingiustamente dimenticato, ci abbiamo messo due anni. Abbiamo incontrato Peppino, è stato un lavoro molto lungo. Con gli sceneggiatori c’è stato un lavoro di sviluppo editoriale per cercare di condensare questa storia ricchissima, che parte dagli anni del dopoguerra e arriva a metà anni Settanta”.
Per la regista Cinzia TH Torrini fondamentale, per convincersi a fare il film, è stato l’incontro a Capri con Peppino. “Con lui è nata una empatia, si è aperto e mi ha detto: ‘fallo bene’. E con questo mantra ho cercato di lavorare ogni giorno”.
A sua volta, Francesco del Gaudio, che ha impersonato il cantante, ha raccontato le difficoltà incontrate nel cimentarsi con la parte: “Il processo di costruzione del personaggio è avvenuto già durante i provini. Da quando mi chiamò la mia agente e mi cantò ‘Champagne’ ho cominciato a cercare qualsiasi cosa mi potesse essere utile. Il problema è che non c’erano interviste di Peppino prima dei 35 anni, dove si potesse apprezzare la struttura di personalità di Peppino. Quindi ho recuperato quello che ho potuto, c’è stata una raccolta di materiale che mi ha consentito di farmi una idea del personaggio. Ho conosciuto Peppino, ma la maggior parte delle informazioni le ho avute dai suoi figli, Edo e Dario. Se avevo delle domande da fare le facevo a loro”.