2 Aprile 2025
/ 28.03.2025

Il BioTour lancia l’allarme, a rischio il 40% degli impollinatori

Secondo l’Iucn 4 specie di impollinatori su 10 rischia l’estinzione e il 9,2% delle specie di api europee è minacciato. In Italia l’Ispra segnala una perdita del 30% delle colonie di api rispetto a dieci anni fa

Con la primavera, tornano protagoniste le api e gli altri impollinatori. È il momento scelto per il BioTour, il progetto di sensibilizzazione sulla filiera del miele biologico, che ha fatto tappa a Bologna, portando al centro del dibattito il legame tra apicoltura, ambiente e sostenibilità, anche grazie alla partecipazione di un volto noto come quello di Massimiliano Ossini, che ha accompagnato il pubblico nella scoperta di un mondo fragile ma essenziale.

Api in pericolo: i numeri che preoccupano

I dati parlano chiaro e sollevano un campanello d’allarme. Secondo l’Iucn oltre il 40% delle specie di invertebrati impollinatori rischia l’estinzione, e il 9,2% delle specie di api europee è già oggi minacciato. In Italia, la situazione non è più rosea: l’Ispra segnala una perdita del 30% delle colonie di api rispetto a dieci anni fa.

Una crisi che va ben oltre il mondo degli insetti: le api, infatti, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono il 35% della produzione globale di cibo. Senza di loro, interi ecosistemi rischierebbero il collasso.

Il cambiamento climatico aggrava ulteriormente il quadro, alterando i cicli naturali e sfasando il delicato equilibrio tra fioriture e attività degli impollinatori. A questo si aggiunge l’impatto dei pesticidi: un’indagine dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha rilevato residui di ben 150 pesticidi diversi in campioni di api analizzati.

La risposta? Apicoltura biologica

In questo scenario complesso, l’apicoltura biologica rappresenta una via concreta per invertire la rotta. Niente pesticidi, rispetto per i tempi naturali, tutela degli habitat: un modello sostenibile che mette al centro la salute degli insetti e dell’intero pianeta.

Il Borgo del Miele, realtà agricola che partecipa al progetto europeo Being Organic in EU e che ha ospitato la tappa bolognese del BioTour, è un esempio virtuoso. I suoi oltre 350 alveari, dislocati tra pianura, collina e montagna, sono collocati in aree strategiche per seguire il ciclo delle fioriture e produrre varietà diverse come tiglio, millefiori, melata e castagno. Il processo produttivo, dalla raccolta alla lavorazione, è attentamente seguito per garantire un miele biologico di alta qualità.

Sentinelle della biodiversità

“Scegliere l’apicoltura biologica significa rispettare i tempi della natura”, ha raccontato Andrea Besana, cofondatore dell’azienda che conferisce in esclusiva le sue produzioni a Conapi, il Consorzio Nazionale Apicoltori. “Le api sono sentinelle della biodiversità e il nostro compito è prendercene cura senza forzature o scorciatoie. Siamo felici di aver condiviso questa giornata con chi vuole capire davvero cosa c’è dietro un vasetto di miele biologico”.

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