Divisi su tutto, c’è un aspetto su cui la maggioranza delle italiane e degli italiani si trova concorde: la necessità di agire per mitigare il cambiamento climatico riducendo le attività inquinanti. È quello che emerge dalla seconda rilevazione del centro di Polidemos-Ipsos, frutto della partnership tra il Centro di ricerca sulla democrazia dell’Università Cattolica e la società di indagini di mercato e sondaggi di opinione. Questo secondo report ha riservato un focus particolare al cambiamento climatico. Per mitigarlo il 62% è per un’ulteriore riduzione degli spazi dove è consentito fumare e il 73% è per una limitazione del consumo di suolo. Inoltre, il 20% ritiene che occorra scoraggiare la proprietà di animali domestici e quindi ridurre l’impronta ecologica legata alla produzione del loro cibo e allo smaltimento dei loro rifiuti. Più ridotto il favore a limitare la circolazione per i veicoli più inquinanti e la costruzione di centrali nucleari (48% e 42% rispettivamente).
Parallelamente, torna a diminuire l’interesse per la politica in Italia, anche dopo il parziale recupero nei mesi precedenti per il voto europeo di giugno. Aumenta lo scetticismo e la disaffezione. Nonostante il report metta in rilevo che non è un buon periodo per la democrazia. Ciononostante, per gli italiani resta la soluzione migliore: è la convinzione del 68% del campione, mentre solo il 31% pensa sia preferibile una maggiore concentrazione di poteri in un’unica figura di vertice. “Abbiamo scoperto che il ‘modo diverso’ di governare per la maggioranza degli italiani, fortunatamente, corrisponde a un sistema maggiormente democratico, con il rafforzamento della partecipazione dei cittadini e degli strumenti di democrazia diretta”, evidenzia Andrea Scavo, direttore Public Affairs di Ipsos.