20.09.2024
Il 64° Salone Nautico Internazionale parte con la spinta propulsiva da numeri record. Mille brand presenti e 1.030 barche esposte in un percorso firmato da Renzo Piano. Una vetrina di competitività che passa dalla transizione ecologica, la semplificazione delle norme e il sostegno alle imprese.
Il carattere ruvidamente sarvego (libero e brontolone) di Genova si apre a un ampio sorriso. C’è il 64° Salone Nautico Internazionale che parte con la spinta propulsiva di un motore fuoribordo legato a un panorama di sorprese. A partire dai numeri record: 1000 brand presenti e 1.030 barche esposte in un percorso (firmato da Renzo Piano per waterfront di Levante) che, riappropriatosi del Palasport, s’infiltra tra terra e acqua su una superficie di 220 mila metri quadrati utili a contenere (se possibile) 100 novità assolute con 30 “debutti”, in sostanza quanto di meglio possa offrire il panorama attuale della nautica internazionale.
Con dentro (nella stiva delle aspettative finalmente confermate dai numeri) la perla di una leadership mondiale nella produzione italiana di superyacht che fa sventolare il tricolore sul pennone più alto: una imbarcazione su due nei mari del globo è Made in Italy. “Se volessimo dar ragione agli analisti, il turismo nautico – sottolinea Stefano Pizzi, CEO & Founder di Spartivento Group – dovrebbe continuare a crescere nei prossimi dieci anni a un ritmo di +3,8% a stagione, ovvero un bel +43% al 2034».
I dati del rapporto statistico di Confindustria Nautica (2023) indicano un balzo superiore del 15,9% rispetto al 2022, pari ad una cifra record di 4 mld di euro di export per la produzione cantieristica italiana della nautica da diporto, impegnata nella progettazione/costruzione di oltre 600 yacht già commissionati (il 51,4% di ordini sul totale del mondo intero). Dati significativi che si sposano con la possibilità di ammirare (e per molti acquisire) il meglio della ricerca avanzata attraverso una frastagliatissima gamma di novità che recentemente e sempre più articolatamente sposa il concetto di sostenibilità aprendosi a nuove prospettive per il futuro.
Sognare non costa nulla (per i più) e allora perché non strofinarsi gli occhi, magari, davanti all’SL 120 Asymmetric dei cantieri liguri Sanlorenzo di Ameglia, dalla carena planante (con diminuzione d’attrito e resistenza dell’acqua): 36,92 metri di comfort ed esclusività, magnificati dalla zona living (un salotto) con vetrata e terrazza sul mare. Facendosi poi avvolgere dalle suggestioni tecnologiche del Ferretti Yachts INFINITY 80 nella fluidità di interni/esterni da vivere grazie ad ampie superfici esterne coperte, o dal richiamo sportiveggiante delle impavesate di poppa ribaltabili (per ampliare gli spazi) del Perhing GTX80 dal caratteristico hard top in tessuto di carbonio. Ma intercettando, pure, la dichiarazione del Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, sull’adozione del decreto semplificato per il noleggio da diporto, e quella di Andrea Ranzeto (Presidente dei Saloni Nautici) per «un Salone, come momento delle conferme e del consolidamento di un trend positivo di crescita, caratterizzato da nuovi ingressi nel mondo della nautica da diporto e da una platea dei fruitori (con capacità di spesa consistente) di imbarcazioni dall’età media in discesa». Mentre galleggia sulle onde (per restare in tema) il tema proposto dal convegno “Politiche del Mare”.
Le nuove rotte per la competitività dell’Italia, le prospettive dell’industria nautica”, vera bussola di confronto per tracciare la rotta sulle strategie future dell’intero settore. Perché, è bene rammentarlo, il valore di un Salone Nautico può solo servire da piattaforma per discutere e orientare le politiche industriali a sostegno della strutturazione performante di un comparto che continua ad essere troppo frammentato con produttori di piccole e medie dimensioni (il 90% genera il 17% della produzione nazionale, i top 10 rappresentano l’83% del settore). Le aziende vanno supportate attraverso un approccio strutturato, comprendendo e affiancando le necessità del settore nella loro composita specificità. Si possono tracciare le linee. Spetta ad altri concretizzare con normative apposite ed interventi congrui.
Credito fotografico: Salone Nautico di Genova