22.11.2024
Il movimento muscolare mirato è rigenerativo. Esiste un profondo legame tra esercizio fisico e crescita neuronale. La scoperta è destinata a rivoluzionare il campo della medicina rigenerativa. Parla la scienza.
Dai classici latini fino alla nota azienda giapponese di articoli sportivi, è sempre stato chiaro: in un corpo sano abita una mente sana. E oggi, alla luce della nuova scoperta del Massachusetts Institute of Technology (MIT) è ufficiale: l’attività fisica non fa crescere solo i muscoli, ma anche i neuroni. Lo studio, pubblicato sulla rivista Advanced Healthcare Materials, è stato condotto da un gruppo di ricercatori coordinati da Ritu Raman, esperta di ingegneria tissutale, e ha svelato un profondo legame tra esercizio fisico e crescita neuronale. Come? Dimostrando che i muscoli in movimento rilasciano segnali biochimici e meccanici in grado di stimolare la crescita e la maturazione dei neuroni motori, le cellule nervose che controllano la crescita e lo sviluppo dei muscoli.
Arrivare a questa scoperta, però, non è stato semplice: i ricercatori hanno stimolato le cellule in laboratorio come se fossero sottoposte all’attività fisica, permettendo loro di analizzare i messaggi chimici rilasciati dai muscoli attivi. E il risultato è stato sorprendente: quando questi segnali raggiungono i neuroni, li aiutano a formare nuove connessioni e a muoversi verso altre cellule, con effetti ancora più evidenti con l’aumentare dell’intensità dell’attività muscolare.
Ma non è tutto. Oltre ai segnali chimici, i muscoli attivi inviano stimoli meccanici legati al movimento, e, grazie a una tecnica innovativa, gli studiosi sono riusciti a simulare questa forza meccanica direttamente sui neuroni, che a loro volta hanno risposto crescendo e sviluppandosi. In altri termini, segnali chimici e segnali meccanici lavorano sì in modi diversi, ma complementari: se infatti i primi stimolano la connessione neurale, i secondi rinforzano la struttura cellulare.
Una scoperta, questa, che non solo conferma benefici a 360 gradi dell’attività fisica, ma potrebbe essere destinata a rivoluzionare il campo della medicina rigenerativa: attraverso una stimolazione muscolare mirata, potrebbe essere possibile favorire la riparazione dei nervi danneggiati da traumi o da malattie neurodegenerative come la sclerosi laterale amiotrofica o il Parkinson. E recuperare la capacità dei nervi di crescere e comunicare potrebbe significare ripristino di movimento, migliorando così la qualità della vita di milioni di persone. Dunque, le strade della ricerca sono adesso aperte, ma c’è un aspetto su cui abbiamo ora più che mai già una certezza. Giovenale fin nel primo secolo dopo Cristo ha avuto ragione: mens sana in corpore sano.