14.05.2023
Una storia vera in romanzo, pubblicata da La Corte editore
Roma, 14 mag. (askanews) – È una storia vera quella narrata da Eleonora Geria nel suo primo romanzo “Un senso di te” pubblicato da La Corte Editore e in libreria dal 19 maggio, la toccante narrazione auto-biografica di una madre che non si rassegna di fronte alla sordità del suo primogenito. Un romanzo capace di dare voce ai sentimenti più profondi e contrastanti, alle dinamiche familiari che inevitabilmente si modificano, ai tanti perché.
Che cosa non farebbe una madre per aiutare un figlio in difficoltà? Cambierebbe la propria vita; ribalterebbe orari, abitudini, certezze; lascerebbe il lavoro per dedicare tempo ed energie solo a lui. È quello che accade ad Eleonora: la sua esistenza si trasforma radicalmente dopo la scoperta che Nicola, il suo primogenito, è sordo. Un muro di silenzio profondo, abissale, sembra separarlo dal mondo. È una distanza che pare incolmabile, una condizione di isolamento che fa paura e con la quale è difficile immedesimarsi se non la si prova sulla propria pelle, se non si vive a stretto contatto con chi deve affrontarla ogni istante e da quando è nato non ha mai sentito suoni, rumori, musiche, parole.
Eleonora non si rassegna. Vuole combattere per migliorare la situazione del figlio, vorrebbe “guarire” Nicola, farlo vivere come ogni ragazzo “normale”. Negli anni spinge per sottoporlo a ben cinque interventi chirurgici e ogni volta l’illusione è l’anticamera per una delusione più profonda. Il tempo porta soltanto nuove incertezze, nuove difficoltà, con l’ansia di non sapere se si sta facendo la scelta giusta, se l’aiuto che vorremmo portare non si trasformi nell’affannoso e forse presuntuoso inseguimento di una normalità senza senso. Nicola cresce precipitando dentro se stesso, non sente il suono della propria voce, spesso per farsi capire ricorre a capricci terribili. Intorno a lui si muovono confusi il marito di Eleonora, Gigi, il nonno, gli amici che non sanno come comportarsi, e poi i due fratellini di Nicola, Valeriano e Fabio Massimo, che si contendono le attenzioni del maggiore.
Eleonora sembra l’unica in grado di fare da ponte tra suo figlio e il resto del mondo. Il suo è un mondo sospeso fatto di ospedali, dottori, attese fuori dalla sala operatoria, studi di specialisti, sempre con l’ultima speranza nel cuore, e tante notti passate sulla sedia accanto al letto di Nicola per vegliarlo, appesa a un suo minimo cenno.
Il racconto serrato e coinvolgente di una sfida d’amore che coinvolge una madre e tutta la sua famiglia. Sullo sfondo il tema della diversità che da ostacolo alle volte quasi insormontabile può diventare ricchezza e dono per le persone, pungolo a non arrendersi mai e a mettersi continuamente in discussione.
Una storia vera narrata con passione e concretezza, con uno sguardo amoroso capace di leggere le proprie contraddizioni, le debolezze, le paure, ma di vedere anche la forza e la speranza che è dentro di noi e ci porta a ricominciare sempre.
Eleonora Geria Laureata in Scienze politiche e specializzata in tecniche di comunicazione. Mamma di tre figli, ha scritto questo libro per permettere al primogenito Nicola, nato sordo di ritrovare se stesso attraverso il racconto dettagliato degli interventi e delle decisioni che i genitori hanno preso al suo posto e cercare di dare voce, con la massima umiltà, a un messaggio di educazione e accettazione delle diversità in tutte le sue sfaccettature.