30 Gennaio 2025
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Economia

La Bce taglia ancora i tassi e segnala che la riduzione proseguirà

30.01.2025

Lagarde: “Oggi sarebbe prematuro discutere il punto a cui fermarci”

Roma, 30 gen. (askanews) – La Banca centrale europea ha nuovamente tagliato di 25 punti base i tassi di interesse per l’area euro: con cui quello che di fatto resta il riferimento chiave – il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche commerciali presso la stessa Bce – scende dal 3% al 2,75%. E la presidente Christine Lagarde ha lanciato un segnale piuttosto esplicito sul fatto che la manovra di rimozione del freno monetario non è conclusa. Sui tassi “siamo ancora in territorio restrittivo e oggi – ha affermato nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo – sarebbe prematuro discutere il punto al quale dovremo fermarci”.

La presidente quindi non si è sbilanciata su quale potrebbe essere il punto di cauta. Le attese prevalenti tra gli analisti spaziano tra il 2,25% e l’1,75%, da raggiungere tra giugno e luglio. Intanto oggi la Bce ha effettuato la quinta riduzione da quando, nel giugno dello scorso anno, ha invertito la rotta e avviato i tagli. Precedentemente, tra il luglio del 2022 e il settembre del 2023, aveva aggressivamente inasprito l’intonazione monetaria, alzando i tassi di 4,50 punti percentuali complessivi in risposta all’elevata inflazione.

Con la nuova riduzione di oggi “abbiamo tagliato complessivamente i tassi di 125 punti base rispetto al picco. Alla riunione di oggi non si è discusso se questa decisione fosse appropriata o no: è stata unanime”, ha precisato Lagarde. E l’ipotesi di un taglio più consistente non è stata proposta (a differenza di quanto avvenuto nel precedente direttorio).

La decisione è in linea con le attese dominanti e avviene mentre l’istituzione monetaria si trova ad operare in un contesto di economia in peggioramento: proprio oggi Eurostat ha riportato che nel quarto trimestre la crescita economica dell’area euro è rimasta al palo, con un Pil invariato rispetto ai tre mesi precedenti.

Questo spinge la Banca centrale verso una ammorbidimento della linea. All’opposto l’inflazione spinge verso l’inasprimento e tassi più alti. Negli ultimi mesi il caro vita medio dell’eurozona è leggermente risalito, tornando a 2,4% a dicembre a fronte di un obiettivo della Bce che vorrebbe l’inflazione al 2%. Tuttavia, in precedenza, l’istituzione ha detto di attendersi che torni ad attenuarsi nel corso dell’anno per convergere verso il valore auspicato.

E questo scenario di aspettative è stato confermato. “Il processo disinflazionistico è ben avviato”, ha detto Lagarde, che peraltro ha rimarcato come “molti indicatori di fondo” segnalino che l’inflazione “si attesterà al nostro valore obiettivo in maniera sostenibile”.

Un altro elemento che frena economia e prezzi è dovuto al fatto che nell’area euro se i redditi reali sono ampiamente tornati ai livelli precedenti al Covid, non così è avvenuto per investimenti e consumi delle famiglie, dato che queste ultime continuano a risparmiare più che in precedenza. “Speriamo che se la fiducia viene ripristinata, specialmente riguardo a ansie e incertezze sugli sviluppi in Europa, i consumatori tornino a ripristinare i loro precedenti livelli di consumi e investimenti”, ha detto la presidente.

Specialmente per l’Europa, la debolezza della fiducia appare in ampia misura collegata al persistere della guerra tra Russia e Ucraina, eventuali sviluppi incoraggianti su questo versante potrebbero quindi favorire risalite anche di consumi e investimenti.

Lagarde ha cercato di evitare di sbilanciarsi a fare commenti sul ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, su cui in passato aveva espresso valutazioni decisamente negative. Su un aspetto tuttavia, le criptovalute su cui la nuova amministrazione Usa appare chiaramente favorevole, ha lanciato un messaggio abbastanza esplicito, escludendo che Bce e Eurosistema delle banche centrali si mettano ad acquistare Bitcoin. E’ ampiamente condivisa la valutazione sul fatto che “le riserve debbano essere liquide, sicure e non coinvolte in attività come il riciclaggio. Questo – ha spiegato Lagarde – mi rende fiduciosa che (Bitcoin e criptopasset) non entreranno a far parte delle riserve”. (di Roberto Vozzi). (Fonte immagine: ECB 2025).

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