23 Luglio 2025
/ 21.07.2025

La crisi climatica c’è e spacca l’Italia in due

Caldo torrido o temporali estremi, senza mezze misure: una nuova ondata di calore ha fatto salire le temperature fino a 46°C in Sicilia e Puglia, mentre il Nord è colpito da nubifragi e grandinate. Gli esperti parlano di effetti evidenti del cambiamento climatico

Come se fossero due Paesi diversi. O come se sopra di noi ci fossero due cieli diversi. L’Italia affronta una settimana di estremi climatici: da una parte il Sud arroventato da una nuova fiammata africana, con punte di 45-46 gradi in Sicilia e Puglia; dall’altra il Nord alle prese con temporali violenti, grandinate e allerta idrogeologica. Una situazione che ormai non sorprende più, ma che continua a preoccupare: perché non si tratta solo di un’estate particolarmente instabile, ma dell’ennesima conferma di quanto il cambiamento climatico stia trasformando – nel profondo – le nostre stagioni.

Rischio nubifragi

Il meteorologo Federico Brescia de iLMeteo.it parla senza mezzi termini di scenario “potenzialmente pericoloso”. E in effetti, già da oggi, lunedì 21 luglio, il termometro al Sud segna temperature roventi: in alcune aree della Sicilia e della Calabria si sono già superati i 43 gradi. Al Nord, intanto, la colonnina scende e il cielo si fa nero: Piemonte e Lombardia sono sotto osservazione per il rischio di nubifragi, con piogge torrenziali previste nelle prossime ore.

Ma cosa sta succedendo davvero al nostro clima? Secondo gli esperti, siamo di fronte a una nuova normalità. “È il frutto del cambiamento climatico”, spiega Mattia Gussoni, analista de iLMeteo.it. “La presenza stabile dell’anticiclone delle Azzorre, che un tempo garantiva estati miti e soleggiate, è ormai un ricordo. Oggi l’Italia è spesso divisa tra aria calda africana e correnti fredde atlantiche. Il risultato è un clima schizofrenico: o caldo torrido o temporali estremi, senza mezze misure”.

 I più fragili

E la previsione per i prossimi giorni non lascia molte speranze: l’ondata di calore proseguirà fino a mercoledì al Sud, con picchi record attesi in Sicilia – dove si rischia di sfiorare i 46 gradi, vicini al record europeo di 48.8°. Poi, tra mercoledì e venerdì, un nuovo fronte perturbato attraverserà la Penisola da Nord a Sud, portando piogge e un calo generale delle temperature. Una “spazzata” che però, avvertono gli esperti, potrebbe essere accompagnata da fenomeni estremi: grandinate, raffiche di vento, nubifragi concentrati in poche ore.

Nel frattempo, la crisi climatica ha anche un volto sociale. I più fragili pagano il prezzo più alto. Gli anziani, soprattutto quelli soli in città, sono i più esposti ai rischi del caldo. La Comunità di Sant’Egidio ha lanciato un appello accorato: “Non lasciamoli soli. In questi giorni una visita o una telefonata può davvero salvare una vita”. Un messaggio che si lega anche al prossimo 27 luglio, Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, promossa da papa Leone.

Lavorare è dura

E c’è anche chi cerca soluzioni concrete sul fronte del lavoro. A Sulmona, lo stabilimento Marelli ha introdotto due pause extra durante i turni per permettere ai lavoratori di affrontare il caldo in modo più sicuro. Una misura che ricorda quanto sia necessario adattare la quotidianità a un clima che non è più quello di una volta.

In questo scenario, l’Italia è solo uno dei tanti Paesi europei a fare i conti con una crisi climatica sempre più evidente. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, le ondate di calore sono tra i fenomeni meteo più mortali in Europa e l’Italia, con la sua posizione geografica e la fragilità del suo territorio, è tra le più esposte.

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