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Economia

La Fed conferma i tassi ma lascia la porta aperta ad un altro aumento

20.09.2023

Powell: siamo pronti ad alzarli ancora se fosse appropriato

Roma, 20 set. (askanews) – La Federal Reserve ha confermato i livelli dei tassi di interesse ma ha lasciato la porta aperta ad un altro aumento entro al fine dell’anno, mentre ha drasticamente rivisto al rialzo la previsione sulla crescita economica Usa del 2023. I Fed Funds restano quindi ad una forchetta del 5,25-5,50 per cento, massimo da 22 anni. Tuttavia “siamo pronti ad alzare ancora i tassi, se fosse appropriato, e intendiamo mantenere un livello restrittivo fino a quando vedremo prove convincenti e ci sentiremo fiduciosi” del rientro dell’inflazione stabilmente verso i livelli obiettivo, ha spiegato il presidente Jerome Powell, nella conferenza stampa al termine del direttorio sulla politica monetaria (il Fomc).

L’istituzione monetaria ha pubblicato le sue previsioni aggiornate, che indicano un più 2,1 per cento del Pil quest’anno, oltre il doppio del più 1 per cento previsto lo scorso giugno. La previsione di crescita sul 2024 è stata alzata all’1,5 per cento (dal precedente +1,1%), quella per il 2025 stata confermata all’1,8 per cento.

La decisione sui tassi è in linea con le attese prevalenti, anche se c’era una certa incertezza sulla possibilità che la Fed alzasse nuovamente i tassi, sia per il vigore dell’economia, sia per la dinamica inflazionistica. Anche sulle previsioni di inflazione la Fed ha effettuato una revisione al rialzo, ma più marginale: il dato su quest’anno è stato alzato di un decimale di punto al 3,3 per cento, quello del 2025 sempre di un decimale di punto al 2,2 per cento, mentre la stima sul prossimo anno è stata confermata al 2,5 per cento.

Nel comunicato diffuso al termine del Fomc, l’istituzione ha ripetuto una formula in cui lascia aperta la porta a possibili ulteriori rialzi, senza però far intendere che siano scontati. “Nel determinare la portata di inasprimenti monetari addizionali che potrebbero essere appropriati per riportare l’inflazione al 2% nel corso del tempo – recita il comunicato – il Comitato terrà conto dell’inasprimento monetario già accumulato, del ritardo con cui la politica monetaria si ripercuote su attività economica e inflazione e degli sviluppi economici e finanziari”.

Le previsioni della Fed diffuse contengono anche una tabella sulle attese dei banchieri centrali Usa sul futuro dei tassi di interesse (che peraltro essi stessi stabiliscono). Da questa emerge il pronostico di un altro aumento nel corso di quest’anno, mentre nel 2024 il riferimento sul costo del denaro Usa è previsto calare di mezzo punto percentuale, per poi diminuire in maniera più consistente nel 2025. L’attesa mediana è di tassi al 5,6% alla fine di quest’anno, al 5,1% il prossimo anno e al 3,9% nel 2025.

Powell ha poi spiegato un po’ meglio in cosa consistano queste attese. “Ogni componente del Fomc scrive cosa si attende sui tassi. 7 componenti hanno scritto che si attendono che non servano altri rialzi, mentre 12 componenti che si attendono un altro rialzo entro la fine dell’anno – ha riferito -. Ma questo non significa che poi faremo così. Sono semplicemente previsioni che facciamo oggi per avere un quadro in base al quale assumere le decisioni di oggi”.

Per prendere le future decisioni, semmai, “vogliamo vedere i dati. Vogliamo prove convincenti” sul fatto che l’inflazione si muoverà nella direzione auspicata dalla Fed. “Ma siamo anche nella posizione di muoverci prudentemente”, ha spiegato. Powell infine, ha rimesso in guardia dalle ricadute di un eventuale stallo sul bilancio tra amministrazione Biden e repubblicani, che dovesse sfociare nella chiusura di diverse attività dell’amministrazione (government shutdown).

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