Erano passati pochi minuti dopo la mezzanotte quando un bagliore improvviso ha squarciato il cielo scuro sopra le acque tunisine. Un boato, urla disperate, fumo e fiamme: la “Family Boat”, una delle imbarcazioni principali della Global Sumud Flotilla, è stata colpita ed è subito scattato l’allarme tra gli attivisti.
La flottiglia, partita dalla Spagna con aiuti umanitari destinati a Gaza, parla di un attacco con drone, forse proveniente da Israele. Le immagini pubblicate dall’organizzazione mostrano chiaramente un oggetto incendiario che colpisce la nave: si vede il ponte principale in fiamme, fumo che sale e le prime urla a bordo – “Incendio, incendio!” – mentre l’equipaggio cerca di domare le fiamme. Nonostante il panico, tutti i membri della nave sono rimasti illesi.
Ma la Guardia Nazionale tunisina smentisce l’ipotesi di un attacco esterno: secondo le autorità, l’incendio si sarebbe sviluppato all’interno della nave, probabilmente nei giubbotti di salvataggio, e nessun drone è stato rilevato nella zona. “Le indagini sono in corso, ma finora non ci sono prove di un attacco”, ha dichiarato Houcem Eddine Jebabli, portavoce della Guardia.
La “Family Boat”, battente bandiera portoghese, ospitava il comitato direttivo della flottiglia e figure di spicco come Greta Thunberg. I danni, secondo l’organizzazione, riguardano il ponte principale e il deposito sottocoperta, ma la missione umanitaria non si fermerà. “La nostra rotta verso Gaza continua, nessuna minaccia ci farà deviare dal nostro obiettivo”, si legge in un comunicato diffuso sui social. Concetto ribadito anche durante la conferenza stampa.
Mentre le indagini tunisine cercano di chiarire le cause dell’incendio, resta l’incertezza sulla dinamica dell’evento. Quel che è certo è che la Global Sumud Flotilla continuerà il suo viaggio verso Gaza. Lo ha confermato il portavoce Ghassen Henchiri nel corso della conferenza stampa allestita nella capitale tunisina. Durante il punto stampa è intervenuto anche un altro membro della Flotilla, il portoghese Miguel Duarte, che era sulla nave Familia che ha preso fuoco. Henchiri ha detto di aver visto “un drone” che ha “sganciato” qualcosa causando un incendio sulla barca.
Mentre le indagini tunisine cercano di chiarire le cause dell’incendio, resta l’incertezza sulla dinamica dell’evento. Quel che è certo è che la Global Sumud Flotilla continuerà il suo viaggio verso Gaza. Lo ha confermato il portavoce Ghassen Henchiri in una conferenza stampa in diretta nella capitale tunisina. Durante il punto stampa è intervenuto anche un altro membro della Flotilla, il portoghese Miguel Duarte, che era sulla nave Familia che ha preso fuoco. Henchiri ha detto di aver visto “un drone” che ha “sganciato” qualcosa causando un incendio sulla barca.
L’incidente ha già suscitato reazioni internazionali: a Roma, il Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle hanno espresso solidarietà agli attivisti e chiesto al governo italiano di prendere posizione. Nella capitale è prevista una mobilitazione per il pomeriggio vicino all’Università La Sapienza, mentre al porto di Sidi Bou Said alcuni sostenitori si sono radunati in attesa della ripartenza delle imbarcazioni.