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Cronaca, Spazio

La Russia vuole la Luna, anche l’India e il Giappone

15.08.2023

Astronauta sulla superficie rocciosa con sfondo spaziale. Elementi di questa immagine forniti dalla NASA

Cosa c’è sulla Luna che tutti corrono a prenderla? Come alla fine degli anni ‘50, la Russia torna a puntarla in piena tensione geopolitica. Ma c’è anche l’India già in orbita e proverà ad approdare sulla superficie selenita il 23 agosto, mentre il Giappone è pronta per decollare.

L’estate 2023 sarà ricordata come quella del ritorno della corsa alla luna. In attesa che la NASA riporti i propri astronauti a orbitare intorno al nostro satellite naturale, con la missione Artemis II prevista nell’autunno 2024 e preparatoria al nuovo sbarco, la Russia si è aggiunta in questi giorni ai programmi di esplorazione intrapresi da Cina, India e Giappone.

Il lancio di Luna 25, avvenuto nella notte dell’11 agosto dal nuovo cosmodromo di Vostochny, segna dopo 47 anni la ripresa delle missioni lunari che proprio Mosca aveva inaugurato nel 1959 con il primo di 24 voli, 15 dei quali conclusi con successo.

Luna 25 avrebbe dovuto inaugurare il programma lunare congiunto tra Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Roscomos, la cui collaborazione si è interrotta con l’invasione russa dell’Ucraina lasciando a terra anche la missione Exomars verso il Pianeta Rosso. Ora, come alla fine degli anni 50, la Russia torna a puntare la luna in piena tensione geopolitica. Lo fa con l’ambizione di tentare un allunaggio nella regione del polo sud lunare, dopo l’ingresso in orbita previsto il 16 agosto. Yuri Borisov, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, ha ammesso che:

«la probabilità di completare con successo missioni come questa è stimata intorno al 70 per cento».

Se tutto andrà per il verso giusto, il lander della sonda Luna 25 condurrà ricerche scientifiche per un anno analizzando la mineralogia del suolo e studiando l’esosfera del nostro satellite naturale che, privo di atmosfera, presenta tenui nubi di polvere causate dagli impatti di particelle cometarie che si muovono ad alta velocità su orbite eccentriche.

Al polo sud lunare, dove è destinato ad approdare l’equipaggio della missione Artemis III (più probabilmente nel 2026), punta anche la missione indiana con il lander/rover lunare Chandrayaan-3, che si trova già in orbita e proverà a posarsi sulla superficie selenita il 23 agosto. Riuscendovi, lIndia diventerebbe la quarta nazione a scendere sulla Luna dopo Russia, Stati Uniti e Cina, che ci è arrivata nel 2013 con la missione Chang’e 3 e nel 2019, con la Chang’e 4, primo veicolo spaziale a posarsi sulla faccia nascosta della luna, e a fine 2020 con la sonda Chang’e 5, prima a riportare sulla Terra campioni lunari dal 1976.

Anche il Giappone è pronto a decollare verso la luna con lo Smart Lander for Investigating Moon (SLIM). Lancio in programma il 26 agosto dalla piattaforma Yoshinobu del centro spaziale Tanegashima con un razzo vettore H-IIA, che trasporta un lander con cui l’agenzia spaziale nipponica JAXA proverà un atterraggio di precisione nell’Oceanus Procellarum.

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