16 Maggio 2024
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Economia, Società

La verità globale sul Black Friday

L’idea originale era nata dai famosi grandi magazzini Macy’s, che nel 1924 decisero di dare il via allo shopping natalizio subito dopo il Thanksgiving. Ma il lato oscuro del Black Friday non è solo legato ai prezzi.

Cosa si nasconde davvero alle spalle delle offerte più interessanti dell’anno?

Sotto questa realtà affascinante che porta a code interminabili e grandi affari, si nascondono verità molto più complesse. Innanzitutto, il Black Friday ormai comprende più giorni, addirittura settimane intere, ma nella tipica ricorrenza di origine americana si svolgerebbe il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento. L’idea originale era già commerciale: i famosi grandi magazzini Macy’s nel 1924 decisero di dare il via allo shopping natalizio subito dopo il Thanksgiving.  I negozi online pubblicizzano sconti tra il 50% e il 90% nei giorni come il Black Friday o il Cyber Monday. È importante notare che le riduzioni di prezzo sono solitamente calcolate sulla base del prezzo di vendita consigliatodel produttore e questi sono effettivamente vantaggiosi. Poi esistono anche i cosiddetti sconti ingannevoli, con alcuni negozi che aumentano i prezzi prima del Black Friday solo per ridurli durante l’evento, creando un’illusione più che uno sconto concreto.

Talvolta la convenienza è solo di facciata, in quanto si riducono i prezzi di listino e non l’ultimo prezzo in cui è stato messo in vendita il prodotto, come emerge da un’analisi di Altroconsumo.  Per scongiurare problemi basta fare una bella ricerca prima di cedere allo shopping, tutti saranno più consapevoli. Attenzione al lato frenesia: non tutti gli oggetti scontati ci servono davvero, non va bene comprare per il gusto di farlo o solo perché ci sembra un affare. Ci serve in quel determinato oggetto nella realtà? In passato lo avevamo già “adocchiato”? Ne conosciamo il reale valore o lo stiamo acquistando solo perché è scontato?

Il lato oscuro del Black Friday non è solo legato ai prezzi, ma riguarda spesso l’impatto ambientale. Il nostro mondo ci insegna che l’ambiente non fa sconti: un recente rapporto di Transport & Environment mostra che i camion impiegati per trasportare i pacchi nei magazzini e nei negozi, in Europa, hanno generato il 94% di emissioni di CO2 in più rispetto a una settimana media. La corsa allo shopping porta a un aumento dei rifiuti tra packaging inutili, sacchetti e un consumo eccessivo di oggetti inutili. Marchi etici e associazioni ambientaliste rilanciano iniziative contro questo consumismo made in Usa (pensiamo alle 429.000 tonnellate di gas serra emessi solo nell’unica giornata del Black Friday del 2020 nel Regno Unito).

Attenzione ai diritti dei lavoratori. L’aumento eccessivo della domanda durante le giornate di sconto può esercitare pressioni esagerate e creare stress diffuso; i lavoratori di Amazon, per esempio, hanno organizzato molti scioperi per i flussi di lavoro troppo intensi. Riflettere su questi aspetti meno evidenti del Black Friday può portare a una maggiore consapevolezza e a una scelta più responsabile.

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