16 Settembre 2024
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Cronaca, Salute, Società

La vita è bella

06.09.2024

La prevenzione è l’unico modo che abbiamo per contrastare il fenomeno dei suicidi, cresciuto dopo il periodo pandemico, soprattutto tra giovani e donne. E sono molte le richieste d’aiuto dai pensieri di togliersi la vita. La maggior parte delle vittime ha preferito comunicare tramite What’s App o via mail. Il focus.

Sono oltre 7000 le richieste delle persone che soltanto nel 2023 si sono rivolte a Telefono Amico Italia per la gestione di un pensiero suicida. Un dato che registra un aumento del 24% rispetto al 2022, ma che nel primo semestre ha subito un calo del -6,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ma sono comunque numeri allarmanti, che rendono ancora più drammatico il quadro tracciato dall’Istat: nell’ultimo anno in cui è stato effettuato il monitoraggio, il 2021, sono stati registrati 3870 suicidi, in aumento di più di 100 unità rispetto all’anno precedente. Un aumento diffuso in tutte le fasce di età, ma che ha colpito in particolar modo la fascia tra i 15 e i 34 anni.

I dati diffusi dall’associazione, però, ci dicono qualcosa di più. Ci dicono, per esempio, che le donne sono state il gruppo maggiormente rappresentato (51%), e che la maggior parte ha preferito comunicare tramite What’s App o via mail. E ci dicono anche che la maggior parte dei giovani e dei giovanissimi ha preferito comunicare sempre tramite chat o tramite mail. Un aspetto questo, che, se a una prima lettura sembra poco interessante, in realtà lascia emergere e percepire la difficoltà di formulare certi pensieri ad alta voce. Per paura, per vergogna.

E se prevenire queste tragedie è difficile, non è però impossibile. Ma è necessario un approccio multilivello, che includa la promozione della salute mentale, l’accesso ai servizi di supporto e la riduzione dei fattori di rischio. E, in questo scenario, il ruolo delle istituzioni non è marginale: «In questi anni abbiamo visto come le persone hanno imparato sempre di più a chiedere aiuto» spiega Cristina Rigon, presidente di Telefono Amico Italia. E prosegue: «Ora però sono le istituzioni che devono imparare ad ascoltare e a dare una risposta puntuale e strutturale. La prevenzione è l’unico modo che abbiamo per contrastare il fenomeno dei suicidi».
In quest’ottica, la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, che ricorre il 10 settembre, rappresenta certamente un’occasione per parlare del tema, rompere il silenzio e riflettere sulla necessità di una società che ascolti di più e giudichi di meno. Ed è un invito a tutti e tutte noi a farsi promotore di un dialogo aperto sulla salute mentale. Perché ciascuno di noi, anche con piccoli gesti, può fare la differenza.

 

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