22.10.2024
Lo sapevate che i tacchi, molto tempo fa, erano ammessi solo per gli uomini? E che possibilmente rappresentavano un potere o cariche vicine al potere? Sebbene il “tanto” rischi di stancare, le proposte in vetrina per questa stagione sono davvero oltre. Storia e consigli per sbagliare scelta.
Forse non tutti sanno che la storia delle scarpe con il tacco inizia molto tempo fa. Tra le narrazioni che accompagnano le nostre amate compagne di giornata c’è quella che vuole Caterina De Medici come indossatrice del tacco sotto le lunghe vesti, ma di nascosto da consorte e conoscenti.
Forse non tutti sanno che i tacchi molto tempo fa erano ammessi solo per gli uomini e possibilmente che avessero potere o cariche vicine al potere, forse per la malsana convinzione che l’altezza fisica significasse levatura intellettiva o morale. Col tempo, le scarpe hanno subito modifiche nelle linee e nelle forme in risposta a quelli che erano le evoluzioni della società, sia di carattere politico che filosofico che artistico; insomma, a seconda di come cambiava il mondo, inteso come popolazione, così cambiava la loro forma. Ecco spiegato come mai oggi le proposte del mondo della calzatura sono così elevate da rischiare di insinuare, nelle shopping lovers, la “non scelta” perché potenzialmente “se tutto è bello, allora niente è bello”.
Ma le tendenze non si fermano innanzi a niente e nessuno, quindi, pur sapendo che “il tanto” rischia di stancare, pure per questa stagione le proposte sono generose e si muovono dai tacchi robusti ai sottili, anche in versione maximum height, fino alle iconiche ballerine amate e odiate, ma valutate come passepartout ad ogni stagione.
Il tacco, che riporta indietro la mente alle foto anni ’50 quando l’iconico Cristian Dior, designer Roger Vivier, lanciava la scarpa con tomaia traforata, non è l’unica novità, se così vogliamo definirla. I cinturini, segno di stabilità ritrovata per le meravigliose decolleté quotidiane, questa volta si moltiplicano e affiancano la classica e conosciuta linea a “T”, vedi Fratelli Rossetti oppure Marella.
Se, come abbiamo affermato inizialmente, le possibilità sono infinite, anche la categoria stivale non si perde d’animo fornendo una serie di tacchi con altezze che varia a seconda del gusto personale ma anche dell’uso che l’abitudine ci permette di fare. Dsquared2 propone, infatti, lo stivale da pioggia con tacco alto iperfemminile in netto contrasto con Valleverde che invece rimette in gioco la classica linea con suola carrarmato e fibbia dorata, probabilmente meno sexy ma sicuramente più pratici in caso di maltempo. E per le serate di festa? Non ci si perde d’animo neppure pensando a qualche evento in programma oppure alle serate tra amici. Che siano medi o alti poco importa perché l’importante è che siano sottili al fine di modellare la silhouette per un effetto “wow” assicurato, Ermanno Scervino, Aquazzurra o Steve Madden docet.