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Società

L’eterna trappola di non sentirsi mai a casa!

07.08.2023

Cittadini che non possono permettersi una casa perché non forniscono le necessarie garanzie alle banche. Gli studi dimostrano che il 56% delle famiglie italiane vivono in affitto in quanto unica opzione percorribile; chi ha rinunciato alla prospettiva vive nella trappola dei canoni di locazione arrivati alle stelle!

Quello della casa rappresenta uno tra i problemi più insormontabili che le famiglie italiane devono affrontare in questo periodo storico, contraddistinto da basso potere d’acquisto e dalla crescita dell’inflazione. Note sono, infatti, le proteste che hanno contraddistinto Milano e altre grandi città, a proposito del caro affitti. Contemporaneamente, però, anche procedere all’acquisto di un appartamento è divenuto una missione sempre più complessa. Tanto da rendere l’affitto, pur in condizioni svantaggiose, l’unica opzione percorribile per una importante fetta di cittadinanza.
Lo evidenzia anche un’analisi presentata da Nomisma, all’interno del Rapporto sulla Finanza per l’Abitare. Qui si sottolineano le colossali difficoltà di molti cittadini ad accedere al sistema dei mutui. Ciò che manca è la fiducia del sistema bancario, dato che il 21,1% delle famiglie numerose raggiunte dallo studio denuncia di non avere i requisiti per l’accesso al credito. Numeri altissimi, e che soprattutto cozzano con la media del campione che si ferma invece solo al 7,5%. Superiori alla media risultano anche le famiglie con figli minori (13,1%) e persone sole Under 45 (10,7%).

Lo specchio della situazione emerge anche dalla progettualità degli italiani, sempre più disillusi anche solo di fronte alla prospettiva o alla speranza di comprare una casa di proprietà. Nel 2022, infatti, l’83% delle famiglie dichiarava la propria intenzione di acquistare un appartamento con accensione del mutuo, ma nel 2023 sono scese al 78%. In questo modo tanti cittadini restano – usando le parole di Nomisma – «intrappolati nell’affitto». E questo, nel tempo, può trasformarsi per loro in una “concausa di povertà”.

Trascorrere la propria intera esistenza vivendo in affitto, infatti, può tramutarsi in un colossale problema in presenza di cambiamenti radicali del proprio nucleo familiare. Avviene, infatti, sia nel caso in cui nasca un figlio, ma anche se una coppia deve affrontare una separazione. Esistono poi le casistiche in cui un familiare diventa non più autosufficiente. Il tutto senza dimenticare i canoni di locazione, divenuti come detto insostenibili per i redditi di una percentuale importante dei cittadini italiani.

Nomisma spiega quindi che il 56% delle famiglie raggiunte dallo studio vivono in affitto in quanto unica opzione percorribile con le proprie risorse economiche. Parallelamente, però, il 34,8% delle famiglie teme di non riuscire a onorare regolarmente il proprio canone di locazione nei prossimi 12 mesi: un anno fa questa percentuale si fermava al 31,4%.
«Il 2023 può essere considerato l’inizio della metafora della casa-impossibile – ha sottolineato Marco Marcatili, chief development officer di Nomisma, come riporta l’agenzia AGI –. Emerge dunque in modo chiaro come sia ormai indispensabile immaginare un accompagnamento delle famiglie da parte di figure capaci di leggere contemporaneamente i nuovi bisogni sociali e le traiettorie del mercato dell’abitare».

 

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