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Cronaca, Cultura, Società

Lettori scostanti, cambia il modo di leggere

27.08.2024

Nel 2023 il 74% degli italiani si sono dichiarati lettori. Di fatto, è aumentato il numero delle persone che leggono, ma è diminuito il livello di dedizione. Variano le motivazione e variano le modalità di godersi un libro. Spopola il fenomeno Booktok che invoglia alla lettura nel mondo. Le ultime novità.

C’è chi non riesce a separarsi dalle copie cartacee, perché il suono delle pagine che sfogliano e il profumo della carta sono elementi imprescindibili. E c’è chi, nel tempo, ha imparato ad apprezzare anche i lettori e-book: acquisto rapido, salvaspazio e ti permette di mettere in zaino, in borsa o in valigia centinaia e centinaia di volumi contemporaneamente. Insomma, che siano tradizionalisti o innovatori, poco importa: l’importante è leggere.

Ma quanto piace leggere ai nostri connazionali? Se guardiamo i numeri in termini assoluti, non va male: secondo i dati più recenti, nel 2023 il 74% degli italiani (e dunque più di 32,5 milioni di persone) si sono dichiarati lettori. Una percentuale significativa, che ha registrato un aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2022 e di 6 punti percentuali rispetto al 2019. Se però ci focalizziamo sulla frequenza, ecco che un po’ si spezzano gli entusiasmi. Rispetto all’ultima rilevazione, quella attuale ha registrato un calo dal 72% al 67% dei lettori che si dedicano ai libri con frequenza almeno settimanale. In altre parole, aumentano i lettori, ma si leggono meno libri. I motivi che hanno avvicinato le persone alla lettura sono molteplici. O meglio, non una sola. Il 3% degli intervistati dall’Associazione Italiana Editori ha dichiarato di essersi approcciata attraverso una forma alternativa, sempre più diffusa, che è quella dell’audiolibro. Che toglie il “piacere della carta”, è vero, ma che è altrettanto capace di farti immergere nella narrazione, anche nei momenti in cui verrebbe difficile tenere un libro in mano, per esempio passeggiando o cucinando.

Da non sottovalutare il fenomeno Booktok: sulla piattaforma social cinese, negli ultimi anni è esploso l’hashtag #booktok, nato negli Stati Uniti durante la pandemia e poi diffusosi in maniera virale nei mesi successivi. Talmente virale da guadagnarsi uno spazio all’interno della Treccani. Di che cosa parliamo, è presto detto. In sostanza si tratta di video brevi o addirittura brevissimi in cui si parla, per l’appunto, di libri: recensioni, classifiche, consigli o semplici pareri. Una sorta di club del libro 2.0 che ha avuto un impatto talmente imponente sul mondo dell’editoria che molte librerie hanno dedicato un angolo fisico all’interno dei propri punti vendita con i titoli più discussi. Così, tra tradizione e innovazione, l’universo dei lettori è un universo in espansione e che attraverso le nuove tecnologie ha fatto (ri)avvicinare nuove e vecchie persone. E come mi disse un insegnante alle scuole superiori citando Pirandello, la vita o la si vive o la si scrive. E oggi, a distanza di quasi 15 anni, posso confermare: ogni vita vale la pena di essere vissuta. Anche tra quelle scritte.

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