21 Ottobre 2024
Milano, 16°

Ambiente, Cronaca, Sostenibilità

L’Europa guarda all’idrogeno

06.06.2024

La domanda globale di idrogeno aumenterà di quasi 8 volte entro il 2050. Nasce il meccanismo europeo per semplificare domanda e offerta, con l’obiettivo primario di fornire agli acquirenti maggiore visibilità del mercato. Tre le aree su cui si concentrerà la Banca europea dell’idrogeno, e comprendono la raccolta, il monitoraggio e lo sviluppo.

È un meccanismo pensato per facilitare lo scambio tra domanda e offerta del mercato dell’idrogeno quello progettato e avviato a inizio giugno dalla Commissione europea, e l’obiettivo è chiaro: accelerare gli investimenti nel settore e contribuire al raggiungimento dei target del Green deal europeo.
«Facilitando l’incontro tra fornitori e consumatori, contribuiremo in modo decisivo ad accelerare lo sviluppo del nascente settore europeo dell’idrogeno – ha commentato il Vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič. Allo stesso tempo, continuiamo a compiere passi ambiziosi per sfruttare al massimo il peso politico ed economico dell’Europa attraverso l’acquisto congiunto di risorse strategiche». Il progetto-pilota avrà una durata complessiva di cinque anni, farà parte della Banca europea dell’idrogeno e si concentrerà su tre aree chiave:

raccolta ed elaborazione di dati sulla domanda e sull’offerta dell’idrogeno;
monitoraggio dello sviluppo dei flussi e dei prezzi dell’idrogeno;
sviluppo di una piattaforma informatica per gestire il tutto.

In particolare, la prima è finalizzata a fornire agli acquirenti europei una maggiore visibilità del mercato, aiutandoli a trovare fornitori adatti alle loro esigenze; la seconda area di lavoro permetterà di fornire dati preziosi per gli investitori. Infine, la piattaforma è finalizzata all’incontro tra domanda e offerta e ad aiutare nelle trattative di compravendita di idrogeno. «Questo nuovo meccanismo svolgerà un ruolo fondamentale nel dare impulso a un mercato europeo dell’idrogeno funzionante. Le informazioni che saranno disponibili ci aiuteranno a creare ponti tra gli off-taker europei e i fornitori di idrogeno sia all’interno che all’esterno dell’Ue, preparando il terreno per future aste nell’ambito della Banca europea dell’idrogeno» ha affermato la Commissaria europea all’energia Kadri Simson.

Una necessità, questa, che si è posta anche in vista dell’importanza che l’idrogeno potrebbe assumere nella domanda globale di energia: secondo l’Hydrogen Council, entro il 2050 questa risorsa rappresenterà il 18% della totalità, aumentando di quasi 8 volte le dimensioni attuale del mercato mondiale dell’idrogeno. Su cifre minori, invece, si aggirano le proiezioni dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), che stima una copertura della domanda del 10% attraverso l’idrogeno entro il 2050. E, proprio con questa prospettiva di crescita, la Commissione ha già adottato una serie di misure per sostenere lo sviluppo del settore, come per esempio la Strategia europea per l’idrogeno, il Regolamento europeo sull’idrogeno o, ancora, il Fondo per l’idrogeno.
Insomma, quel che sarà il dato preciso ce lo dirà solo il tempo. Intanto il meccanismo-pilota della Commissione europea ha delineato la strada, e l’auspicio è che, con uno sforzo congiunto, si possa davvero sperare in un mondo più verde e sostenibile.

Condividi