12.12.2024
In 10 anni il patrimonio dei miliardari è cresciuto del 121%. Domina il settore tech, con la Cina che cresce a dismisura rispetto a Nord America ed Europa. Nei prossimi anni ci si attende sempre più attenzione verso la sostenibilità. Il report.
Con tutti i problemi che attanagliano la nostra società, dalle guerre all’inflazione, dal carovita alle spaccature sociali, dalle conseguenze della crisi climatica al costo sempre più insostenibile delle materie prime, dal caro affitti alla stagnazione degli stipendi, sarebbe lecito pensare che al giorno d’oggi il mondo intero si sia drasticamente impoverito rispetto al passato. La realtà invece è ben diversa: la ricchezza continua ad esserci eccome, ma continua a premiare sempre i “soliti noti”. E, anzi, negli ultimi anni lo sta facendo sempre di più.
Lo evidenzia l’annuale Ubs Billionaire Ambitions Report, giunto alla sua decima edizione, e secondo cui i miliardari hanno visto in tutto il mondo aumentare la propria ricchezza complessiva addirittura del 121%. Tradotto in numeri, questo equivale a un patrimonio passato dai 6.300 miliardi di dollari del 2015 ai 14mila miliardi di questo 2024 che ci accingiamo a metterci alle spalle. E, anche in questo ambito, l’Europa conferma una curva di crescita inferiore non solo nei confronti dell’America di Nord, ma anche e soprattutto della sempre più rampante Cina.
Il report, frutto dell’analisi del patrimonio di oltre 2.500 miliardari sparsi in ogni angolo del Pianeta, osserva infatti che proprio in Cina la crescita è stata maggiore rispetto a quella riscontrata altrove. Si parla di un aumento della ricchezza dei Paperoni locali addirittura che tra il 2015 e il 2020 è più che raddoppiata: si parla infatti di un passaggio da 887,3 a 2.100 miliardi di dollari, per un +137,6% da vertigini. Per dare un metro di paragone, in America il dato nello stesso quinquennio è del +52,7% (da 2.500 a 3.800 miliardi), mentre l’Europa occidentale non è andata oltre il +43,6%. Ciò equivale a un passaggio da 1.500 a 2.100 miliardi, con la principale potenza asiatica che ha quindi ormai raggiunto il Vecchio Continente.
Spostando l’analisi sui settori più redditizi per i miliardari, indipendentemente dalla loro collocazione geografica, inevitabilmente la parte del leone va alla tecnologia: coloro che se ne occupano, complessivamente, hanno visto il loro patrimonio triplicare nel periodo compreso tra il 2015 e il 2024, passando dai 788,9 miliardi di dollari di un decennio fa ai 2.400 di oggi. Decisamente più lenta la curva di crescita del settore industriale (da 480,4 a 1.300 miliardi), mentre inevitabilmente arranca il mercato immobiliare, complici il Covid e l’aumento dei tassi d’interesse che hanno colpito anche gli Usa.
Tra gli aspetti più rincuoranti, in un quadro che in generale non fa che confermare una forbice sempre più ampia tra la classe media e i super-ricchi, c’è un dato: il numero complessivo dei miliardari è più che raddoppiato tra il 2015 e il 2021 (da 1.757 a 2.686), per poi restare praticamente identico fino ad oggi (2.682). Ci sono poi le prospettive future, che vedono tra i settori più in espansione nel decennio che verrà IA generativa, elettrificazione ed energie rinnovabili. Importante sintomo del fatto che chi dispone di grandi risorse economiche voglia finalmente aiutare anche il Pianeta.