In occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta del 3 giugno, è tornato l’Oscar italiano del cicloturismo: il Green Road Award, giunto alla sua decima edizione. Un riconoscimento che premia le regioni italiane più attente alla mobilità dolce e al turismo lento, valorizzando le ciclovie che meglio coniugano sostenibilità, accessibilità, bellezza paesaggistica e servizi al viaggiatore. Un’edizione speciale, anche perché avviene nell’anno del Giubileo, e che ha visto salire sul podio Liguria, Basilicata e Puglia, con progetti che raccontano, ognuno a modo suo, una visione innovativa del viaggio su due ruote.
“Il Green Road Award non è solo una classifica – afferma Sebastiano Venneri, responsabile turismo di Legambiente e membro della giuria – è un manifesto per l’Italia che si muove con lentezza, che valorizza le aree interne, che riconosce la bicicletta come strumento di rigenerazione, di benessere e di connessione tra persone e paesaggi. Le ciclovie nate per riscoprire i paesaggi sono una particolarità tutta italiana. Un’Italia che si impegna ogni anno per essere sempre più verde, accessibile e accogliente, provando a superare i limiti culturali e orografici che finora l’hanno frenata”.
Il cicloturismo italiano nel 2024 ha fatto registrare un piccolo boom sia in termini di presenze, stimate in 89 milioni (+54% sul 2023), che di impatto economico, arrivato a quasi 9,8 miliardi di euro. E si è confermato come una delle principali tendenze della “nuova domanda” di turismo in Italia. I cicloturisti rappresentano più del 10% del totale dei visitatori in Italia, di cui circa la metà millenial, ossia tra i 30 e i 44 anni d’età.
Al primo posto la Liguria con la sua Cycling Riviera
L’edizione numero 10 del Green Road Award ha visto salire sul podio Liguria, Basilicata e Puglia con le loro ciclovie. La medaglia d’oro va alla Cycling Riviera, un percorso spettacolare che si snoda per 33 chilometri lungo il litorale del Ponente ligure, tra Ospedaletti e Imperia. Costruita recuperando il tracciato della vecchia ferrovia Genova-Ventimiglia, la ciclovia si sviluppa su un tracciato totalmente pianeggiante, sicuro e adatto a tutti, dai cicloturisti esperti alle famiglie. Il fondo compatto, le ampie carreggiate e i numerosi servizi lungo il percorso – punti ristoro, noleggio bici, segnaletica chiara e accessi alle stazioni ferroviarie – la rendono un esempio perfetto di infrastruttura green integrata con il territorio. È un vero e proprio parco lineare vista mare, frequentato tutto l’anno da residenti e turisti, e ora parte del più ampio progetto della Ciclovia Tirrenica.
La Basilicata conquista il secondo posto con la Ciclovia Meridiana
Al secondo posto si piazza la Ciclovia Meridiana, un anello di quasi 300 chilometri che parte da Potenza e attraversa il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese. Il percorso abbraccia 22 Comuni, tocca oasi protette, siti archeologici, aree ad alto valore naturalistico, e accompagna i cicloturisti alla scoperta di una Basilicata autentica e sorprendente. Pensata anche per le e-bike, la ciclovia è ben servita da postazioni di ricarica, bike service, strutture ricettive e ristoranti che propongono i sapori della tradizione lucana. È suddivisa in due anelli più piccoli per renderla fruibile anche a chi ha meno giorni a disposizione o preferisce un’esperienza più soft.
Terzo posto alla Puglia con la Ciclonica, il cuore verde del Salento
Completa il podio la Ciclonica, un anello ciclabile di 350 chilometri che coinvolge dieci Comuni del Salento, con partenza e arrivo a Lecce. È una ciclovia esperienziale, che unisce mare e campagna, parchi naturali e borghi storici, strade rurali e sentieri poco battuti. Suddivisa in cinque sub-anelli, è perfetta per scoprire il territorio a tappe, anche con i bambini. Grazie a un’app dedicata, i viaggiatori possono orientarsi facilmente e accedere a informazioni su fontane, punti di assistenza, strutture bike-friendly e itinerari consigliati. È un progetto che punta non solo sulla mobilità sostenibile, ma anche sulla valorizzazione delle identità locali e delle comunità ospitanti.
Premi speciali: la Via di Francesco e la Slovenia
Per festeggiare i dieci anni del premio, gli organizzatori hanno introdotto una novità: un riconoscimento speciale ai cammini percorribili anche in bicicletta. Il vincitore è la Via di Francesco, una rete di sentieri e percorsi che attraversano Umbria, Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna, ripercorrendo i luoghi della vita del Santo di Assisi. Un’esperienza unica, che unisce spiritualità, cultura e contatto con la natura, pedalando lungo vie cariche di significato e bellezza.
Infine, il premio internazionale è andato alla Slovenia, riconosciuta come destinazione “bike friendly” d’eccellenza: un paese che ha saputo trasformare la mobilità ciclabile in una vera attrazione turistica, grazie alla qualità delle sue strade, alla segnaletica efficiente e alla ricchezza dei paesaggi.