29.10.2024
Al Comics&Games 2024, dal 30 ottobre, si riunisce la famiglia globale del fumetto, del gioco e della cultura pop. Il genere fluttuante, soggetto a mutazioni future per ora imprevedibili, si avvale della crossmedialità. Si affacciano nuovi formati digitali che stanno inoltre rivoluzionando il modo stesso di produrre e fruire questa forma d’arte.
Tex Willer, con fare arcigno e sfrontato, sembra suggerire una delle mille storie capaci d’intercettare sogni e aspettative di un immaginario collettivo stratificato in generazioni di appassionati legate all’epopea sempre rinnovantesi del fumetto. Chissà cosa si cela dietro quel disegno in sospensione a mezz’aria, asservito alle parole, ma anche alle immagini? Strumento della fantasia che si sfrangia nei mille rivoli di una fruizione che permette di “seguire le mode visive” e allo stesso tempo di “essere realistici senza esserlo”, con lo spirito sempreverde di respingere anche le critiche malevole sulla sua stessa esistenza rapportata al nuovo contesto mediale. Ha ancora un senso oggi che è tenuto a confrontarsi con un mutato rapporto offerta/domanda dettato dall’innovazione tecnologica, sociale e culturale?
Tex, confortato dall’appoggio morale dell’Uomo mascherato, Mandrake, insieme a Bibì e Bibò ed il Capitan Cocoricò (Corriere dei Piccoli, nostalgia fatti da parte), ne è sicuro, anche perché con le pistole fumanti è sempre pronto a salire sull’ultimo treno per Yuma, destinazione Fumettolandia. Ed il mezzo di comunicazione di massa che veicola messaggi d’intrattenimento, ma anche d’informazione, basato su una scrittura fonetica ed elementi grafici visuali, che ha fatto sognare piccoli e grandi costringendoli a voltare pagina nell’atto di una fruizione attiva, senza tralasciare il percorso di storie avvincenti e coinvolgenti, ha trovato la sua roccaforte permeata di creatività: il Lucca Comics&Games. Nessuna teorizzazione, pochi paroloni, ma l’occasione, attraverso una fiera, di penetrare il mondo fantastico del fumetto che s’intinge d’arte e diventa prodotto culturale d’eccezione nell’industria dell’intrattenimento.
Per un pubblico eterogeneo che continua a mostrare interesse per generi come fantasy, manga, supereroi e thriller. Sulla falsariga di una digitalizzazione intesa come innovazione tecnologica e passaggio al digitale, il neo-fumetto pare abbandonare la nicchia di provenienza per diventare un genere di massa. È il percorso tracciato dall’ultima edizione del Lucca Comics&Games, dall’alto di un programma composito che riunisce autori/editori di giochi, illustratori e artisti grafici, scrittori e sceneggiatori a tema fantasy e/o fantascientifico, in un turbinìo di ospiti italiani ed internazionali, la cui autorevolezza si lega alla promozione degli aspetti culturali del gioco tra i visitatori con mostre, seminari e incontri e pubblici. E se l’inaugurazione tributa un omaggio a Giacomo Puccini con un monologo di Alessio Boni sullo sfondo di un “graphic novel theater”, dalla Cina arrivano Liang Azha e ChenXi, autore del “webtoon Of Machines and Beast” (con più di 1,8 miliardi di visualizzazioni), passando da Brice Cossu, Alexis Sentenac e Xavier Dorison che presentano il volume Goldrake, contaminazione franco-nipponica, sequel del celebre manga di Go Nagai, fino a “Valentina è vera!”, con Sergio Gerasi e la famiglia Crepax, la prima nuova storia senza il compianto Guido. Senza contare le anteprime del videogame “Monster Hunter Wilds” o il “live gameplay” di “Life is Strange”: “Double Exposure”, e la contaminazione tra musica e gioco con Frederik Ehmke e Hansi Kürsch dei “Blind Guardian”, e “Guerrieri in Timoria”, viaggio senza tempo, con il gruppo bresciano, e quello vocale ArteMuse per un tuffo nel mondo Disney. Se le vendite di 71,2 mln di euro nel 2022 ed il calo del 4,8% rispetto al 2023, dimostrano fluttuazioni continue, a fronte di 10 milioni di lettori (2022, il 23% della popolazione tra i 15 e i 74 anni), il futuro prossimo sembra orientarsi ad una fusione di altri linguaggi sul lato social e digital. Ma Tex è tranquillo: sa bene che nessuno rinuncia a sognare. Il fumetto muta, ma continua ad appassionare.
Credito fotografico: poster dell’evento