23.12.2023
L’UE vota l’eliminazione del “geo-blocking” ai contenuti internet, il calcio si oppone
Il Parlamento europeo raddoppia gli sforzi contro la discriminazione dei prezzi e vota una risoluzione che rafforza le norme necessarie per eliminare le barriere rimanenti che limitano l’accesso ai consumatori oltre il confine. Ma l’abolizione totale del Geo-blocking metterebbe a rischio il settore calcio e film in tutta Europa.
Lo scorso 13 dicembre gli eurodeputati hanno deciso che le norme europee in materia di blocchi geografici debbano essere applicate meglio e aggiornate per rafforzare il mercato unico digitale e rispondere meglio alle aspettative dei consumatori. Il geoblocking è una tecnologia che limita l’accesso ai contenuti Internet in base alla posizione geografica dell’utente. Si fa riferimento, dunque, a quelle pratiche attuate da venditori online per motivi commerciali che impediscono al consumatore di accedere a siti web basati in altri Stati membri o, se il consumatore riesce ad accedere, a compiervi acquisti di prodotti o servizi.
Le norme sul geoblocking sono in vigore da quattro anni, ma i dati evidenziano che permangono ancora dei blocchi geografici. Pertanto, il Parlamento europeo ha evidenziato che tutti gli Stati dell’Unione europea devono applicare pienamente le norme senza indugi e farle rispettare. In particolare, alla luce dell’accelerazione della trasformazione digitale all’interno dell’Unione europea e dell’aumento degli acquisti online negli ultimi anni, le norme in vigore, se applicate bene, consentono ai consumatori di fare acquisti online e di accedere ai servizi oltre confine senza molte restrizioni. Con la risoluzione approvata (376 voti a favore, 111 contrari e 107 astenuti), gli eurodeputati hanno ribadito che queste norme devono essere applicate pienamente e che è necessario eliminare le barriere rimanenti. La consegna transfrontaliera, che non è obbligatoria ai sensi del regolamento, rimane un problema per i consumatori e riguarda il 50% delle transazioni di shopping online.
I deputati esortano pertanto la Commissione europea e gli Stati membri dell’Unione europea a facilitare l’accesso dei consumatori ai servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi e a sostenere una riduzione dei costi. Nella risoluzione del Parlamento europeo viene evidenziato che, visti i limitati miglioramenti nell’accesso transfrontaliero ai cataloghi online di contenuti audiovisivi e agli eventi sportivi dal vivo, è fondamentale modernizzare il settore audiovisivo per soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di disponibilità, accessibilità, flessibilità e qualità dei contenuti. Quando fanno acquisti online, i consumatori devono poter approfittare delle migliori offerte e pagare con la loro carta bancaria, proprio come un abitante del luogo dove avviene la cessione del prodotto o servizio.
Il Parlamento europeo, quindi, sta raddoppiando gli sforzi contro la discriminazione dei prezzi e vuole rendere più facile l’auto-ricezione o la consegna oltre confine. È stato ribadito, inoltre, che è giunto il momento di soddisfare le richieste dei cittadini e di rendere più facile l’accesso a film, serie ed eventi sportivi nella loro lingua madre. Sotto questo aspetto, c’è stata la levata di scudi delle Leghe di calcio europee, che si sono opposte alla richiesta di futura inclusione dei servizi audiovisivi nell’ambito di applicazione del regolamento UE sui blocchi geografici. L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha sottolineato che «l’abolizione del Geo-blocking metterebbe a serio rischio la sostenibilità economica del settore calcio e film in tutta Europa».