8 Ottobre 2024
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Cronaca, Sport

Meno 10, inizia il conto alla rovescia

07.10.2024

Motegi teatro ideale per rimettere ordine. Bagnaia senza peccati, brucia subito Acosta e si prende la vetta della gara, che non abbandonerà più fino alla bandiera a scacchi. Martin spettacolare, soprattutto per il suo sorpasso congiunto su Marc Marquez e Bastianini, in battaglia per il gradino basso del podio. La cronaca sportiva.

Dopo tanti weekend costellati da errorini ed erroracci, che più volte hanno cambiato gli equilibri in vetta alla classifica di MotoGP, a Motegi arriva una domenica all’insegna della lucidità e del grande senso tattico. Quanto serviva a Pecco Bagnaia per tornare a insidiare Jorge Martin nella corsa all’iride, forte del recupero iniziato già dal sabato. Ora i punti di distacco tra i due sono 10 a favore dello spagnolo, peraltro in un clima all’insegna del totale fair play nonostante l’agonismo tra i due prometta di trascinarsi fino all’ultimo metro della stagione.

Motegi si trasforma nel teatro ideale per un ritorno alle gerarchie più consolidate che la MotoGP ci ha consegnato negli ultimi tempi, rimettendo quasi subito in ordine i tasselli che le qualifiche del Gran Premio del Giappone sembravano aver scompaginato. E così al via Bagnaia brucia subito Acosta e si prende una vetta della gara che non abbandonerà più fino alla bandiera a scacchi. Martin se possibile fa anche meglio: undicesimo in griglia, dopo due curve è già sesto e alla fine del primo giro addirittura quarto. Spettacolare soprattutto il suo sorpasso congiunto su Marc Marquez e Bastianini, in battaglia per il gradino basso del podio e che a loro volta resteranno ingaggiati per l’intera gara.

Il resto, come detto, è un trionfo di classe, controllo e soprattutto lucidità per Bagnaia, che per tre quarti di gara non sbaglia nemmeno una traiettoria sull’insidioso tracciato di Motegi, dove peraltro incombe la minaccia della pioggia (a un certo punto compaiono anche le bandiere bianche). Solo a sei giri dalla fine le gomme della sua Ducati sembrano creargli qualche accenno di difficoltà, ma quando Martin si riporta a meno di un secondo Pecco torna a spingere e fa capire al collega che in questa domenica nipponica non c’è proprio storia. Sorridono anche Marquez, terzo, Bastianini e Morbidelli, che seguono. Fanno malinconia invece Zarco e Quartararo, in sella rispettivamente alla migliore Honda e la migliore Yamaha sulla pista di casa. Ma sono 11° e 12°. La tradizione e il blasone giapponesi meritano di più.

Il successo di Motegi scrive peraltro pagine indelebili nel romanzo di Bagnaia e in generale delle due ruote: Pecco diventa il quinto pilota di ogni tempo a vincere 8 gare nella stessa stagione (gli altri sono leggende del calibro di Valentino Rossi, Stoner, Lorenzo e Marc Marquez) e regala all’Italia il successo numero 900 nel Motomondiale, contando tutte le classi che si sono alternate nei decenni. Martin resta però il leader della classifica di quest’anno: pesano come macigni i 7 appuntamenti iridati in cui il rivale non ha raccolto punti. Ma l’impressione è che ne vedremo ancora delle belle. Lo dimostrano proprio i due protagonisti, che ancora in pista si salutano con ampi cenni a sottolineare la rispettiva grandezza, e pochi istanti prima del podio confezionano il momento più bello del weekend. «Mi mancano 10 punti. Adesso, Jorge, devi farmi arrivare a 0 e andiamo a Valencia a 0», scherza Bagnaia. «Firmo, eh!», risponde Martin. E la MotoGP ringrazia.

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