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Eventi, Sostenibilità

Micromobilità elettrica, a far respirare le città ce lo insegnano i giovani

02.12.2023

Aiutare le città a sollevarsi dal soffocamento richiede una nuova mentalità urbana innovativa. Manutenzione e ricellaggio, più spazi e meno emissioni, sono le parole chiave che portano il trasporto collettivo pubblico e la micromobilità a diventare componenti di una soluzione sostenibile unica e fattibile.

La sostenibilità, è il caso di dire, si fa strada attraverso politiche di mobilità che premino mezzi e forme di trasporto alternativi. La trazione elettrica a due ruote è sicuramente quella di più facile introduzione nella quotidianità e negli spostamenti urbani, in specie sulle brevi distanze, ma necessita di una rete di assistenza post-vendita anche quando il mezzo in questione appartiene a una flotta sharing. Se n’è parlato a Parma, in occasione di MobyDixit, evento promosso da Euromobility e Comune di Parma, dopo la giornata dedicata ai mobility manager, figura introdotta legislativamente 25 anni fa, e diventata un punto di riferimento per il governo del traffico nelle amministrazioni locali. Munirsi di una bicicletta a pedalata assistita o di un monopattino elettrico svuoterebbe enormemente le strade urbane dai tanti veicoli a quattroruote e a guidatore unico. La gente si dimostra sempre più interessata a una soluzione più conveniente dell’auto a motore termico, liberandosi dal problema del parcheggio. Soluzione che, se bene organizzata, è in grado di offrire vantaggio e praticità anche in termini di intermodalità.

«Trasporto collettivo pubblico e micromobilità sono ormai da considerarsi componenti della stessa cordata logistica – ha dichiarato Tullio Mastrangelo, presidente di Terravision Electric – Le nuove generazioni sono sempre più sensibili ad adottare sistemi di trasporto alternativo all’auto di proprietà, che non rientra più come prima nelle loro necessità. Negli ultimi anni abbiamo visto la progressiva affermazione della micromobilità elettrica ed è questo il comparto su cui dobbiamo puntare. Tuttavia, dobbiamo essere concreti e renderci conto che non ci si può limitare a vendere il mezzo, sia esso un monopattino, una bici o uno scooter elettrico, senza garantire un’adeguata rete di assistenza. È piuttosto evidente la carenza di manutenzione specifica nel nostro Paese questa scarsa attenzione ritarda il processo di innovazione che rende sostenibile la mobilità».

È stata proprio Terravision Electric a creare un’officina innovativa, che serve tutto il territorio nazionale, dove viene eseguito il cosiddetto ricellaggio delle batterie: operazione che consiste nella sostituzione del pacco batteria elettrica con nuove celle, mantenendo le componenti elettroniche intatte e garantendo le prestazioni in termini di efficienza e durata. «Un servizio di cui si sentiva e si sente la necessità» – ha sottolineato Mastrangelo, riprendendo la proposta di una strategia nazionale per questo tipo di assistenza, avanzata nell’ottobre scorso a Capri nel primo simposio “Avanguardie della Sostenibilità”, promosso da ultimabozza. «Credo che fare passi in avanti nella direzione della mobilità sostenibile, che passa dalla mobilità elettrica, sia un fatto culturale. Occorre farlo capire ai giovani, divulgare il concetto nelle scuole per offrire una visione chiara di come dovremo gestire gli spazi comuni, imparando a spostarci da un punto all’altro del nostro territorio urbano, contribuendo ad abbattere la soglia di inquinamento. Dobbiamo lavorare tutti insieme in questa direzione».

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