28.08.2023
Non si placa la bufera dopo le offese al pubblico durante il concerto-lezione su Battiato a Selinunte
Roma, 28 ago. (askanews) – Assume i contorni della telenovela la vicenda di Morgan che sabato si è scagliato contro alcuni spettatori che assistevano al concerto-lezione ‘Segnali di vita e di arte’ dedicato a Franco Battiato, nel parco archeologico di Selinunte (Tp) nell’ambito del festival della bellezza. L’ira dell’artista si è scatenata anche con espressioni omofobe, dopo avere udito la critica dalla platea. “Avete avuto abbastanza voi adesso – ha detto rivolgendosi al pubblico – Avete avuto troppo, perle ai porci si chiama questo, se non se ne vanno quei dementi io non canto”. E ancora l’invito di andare a vedere Marracash o Fedez.
Dopo l’acceso scontro verbale, Morgan ha cantato un paio di brani di Battiato, prima di concludere lo spettacolo. Il giorno dopo in un post sulle sue storie Instagram Morgan porgeva le sue scuse: “Nulla giustifica le cose che ho detto. Tutti possiamo sbagliare e io ho sbagliato a usare un’infelice espressione che a me per primo non piace. Se potete accettate le mie scuse. Non sono omofobo e condanno chi non ha rispetto degli altri. È stata una reazione provocata nell’essermi sentito ferito nell’anima per avere interpretato una canzone di Battiato in quel luogo commovente e per avermi chiesto una cover di Battiato come se fossi un jukebox”. Oggi, sempre via social, la lite ha aggiunto un nuovo capitolo con Marracash che risponde a Morgan su Instagram: “Morgan, bella per te che ancora riesci a farti pagare da una tv, o dai promoter che ci cascano. Ma mentre gratti gli ultimi soldi non mi nominare mai più”.
Scuse che non hanno tuttavia placato le polemiche che si sono scatenate sui social dove i fan di X Factor hanno preso posizione e chiesto l’esclusione dell’artista dal programma, nel quale Morgan tornerà quest’anno a far parte della giuria: “Non c’è spazio per lui nel programma”, “Fuori Morgan e chiunque utilizza discorsi d’odio. Grazie”, e poi ancora: “Morgan, per me è un NO!”.