Per secoli la Sala degli Emblemi del castello di Melegnano è stata uno spazio da osservare a distanza. Da marzo 2026, invece, diventerà un ambiente da attraversare, leggere e interrogare. La riapertura al pubblico coincide con un esperimento che mette insieme restauro, ricerca storica e realtà virtuale, trasformando una delle sale più simboliche del complesso in un luogo di esplorazione attiva.
Il programma iconografico ritrovato
La sala, realizzata tra il 1532 e il 1565, occupa una posizione centrale nel piano nobile del castello. Un fregio continuo corre lungo le pareti, scandito da colonne doriche tortili; sopra, un soffitto ligneo decorato con lo stemma dei Medici e con l’allegoria del “nocchiero”. Elementi che rimandano alla stagione medicea di Gian Giacomo e Gian Angelo de’ Medici, il futuro papa Pio IV. Il restauro ha rimosso coperture ottocentesche e controsoffitti più recenti, restituendo un articolato programma iconografico: dieci virtù raccontate attraverso miti e allegorie, dall’Amicizia alla Giustizia, dalla Prudenza alla Concordia.
La novità non sta solo in ciò che è stato recuperato, ma nel modo in cui viene restituito al pubblico. La Sala degli Emblemi diventa un teatro immersivo a due palchi, dove antico e contemporaneo convivono senza sovrapporsi. Attraverso una postazione dedicata di realtà virtuale, il visitatore da marzopotrà “entrare” negli affreschi, muoversi tra gli emblemi, esplorare i significati simbolici legati alle stagioni della Guerra e della Pace. Un doppio registro che riflette le due anime del castello: quella architettonica e militare del Medeghino e quella politico-civile di Pio IV.
Il cantiere come racconto pubblico
Il percorso di visita è completato da totem multimediali con videointerviste e materiali di approfondimento sul cantiere, sulla storia della sala e sull’identità del castello. Il linguaggio scelto è diretto e accessibile, pensato per accompagnare anche chi non ha strumenti specialistici. In questo modo il cantiere diventa parte integrante della narrazione e occasione di conoscenza.
Verso una rete dei castelli viscontei
L’iniziativa rientra nel progetto Straordinari Restauri, promosso da Assorestauro e AnciLab con il finanziamento di Regione Lombardia. Ma questo traguardo guarda oltre Melegnano: nel 2026 è prevista la creazione di una rete virtuale dei castelli viscontei, estesa dal territorio milanese a quello lombardo e ticinese. Grazie alla realtà virtuale, da ogni castello sarà possibile aprire un portale digitale verso gli altri, mettendo in relazione luoghi oggi separati ma storicamente connessi.
“Con questa esperienza immersiva vogliamo rendere accessibile un patrimonio spesso nascosto e mostrare quanto le nuove tecnologie possano amplificare il racconto del restauro”, ha spiegato Andrea Griletto, direttore di Assorestauro. “Gli strumenti digitali non sostituiscono l’opera d’arte, ma ne ampliano le possibilità di incontro”, permettendo di osservare dettagli non visibili a occhio nudo e di instaurare un dialogo più diretto con le storie custodite nei monumenti.
AnciLab ha affiancato il progetto con attività formative rivolte a enti locali e operatori culturali. “L’obiettivo è facilitare una trasformazione organizzativa e culturale attraverso la condivisione delle buone pratiche”, ha sottolineato l’amministratore Alessio Zanzottera, indicando nella cultura un possibile motore di partecipazione e sviluppo.
Per il sindaco di Melegnano, Vito Bellomo, il progetto segna l’ingresso del castello “in una nuova era digitale”.
