12 Ottobre 2025
/ 9.10.2025

Nel mondo per la prima volta le rinnovabili superano il carbone

L’era del solare è cominciata: il fotovoltaico traina l’80% della crescita e diventa l’opzione più economica per produrre elettricità

La transizione energetica accelera e il punto di non ritorno sembra ormai superato. Nel nuovo rapporto Renewables 2025, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie) prevede che la capacità rinnovabile mondiale raddoppierà entro il 2030, con l’80% della crescita trainata dal solare. Il fotovoltaico, sottolinea l’Aie, è ormai l’opzione più economica per generare elettricità nella maggior parte dei Paesi, un sorpasso strutturale destinato a consolidarsi nel prossimo decennio.

A confermare la tendenza arriva anche il nuovo Global Electricity Review Mid-Year Insights 2025 del think tank Ember, che certifica una svolta storica: nella prima metà del 2025, per la prima volta, le fonti rinnovabili hanno prodotto più elettricità del carbone a livello globale.

Rinnovabili al 34,3%, carbone in calo al 33,1%


Cinque anni fa l’Aie aveva previsto che entro il 2025 le rinnovabili avrebbero raggiunto il 33% della produzione elettrica mondiale, superando il carbone. La previsione si è rivelata fin troppo prudente: nella prima metà del 2025 le fonti pulite hanno toccato il 34,3% della generazione elettrica globale, mentre il carbone è sceso al 33,1%.

Secondo Ember, solare ed eolico hanno soddisfatto l’intera crescita della domanda mondiale di elettricità, portando a un leggero calo della produzione da carbone (-0,6%) e da gas (-0,2%). In totale, la generazione fossile è diminuita dello 0,3%, con una conseguente riduzione dello 0,2% delle emissioni del settore elettrico.

Il fotovoltaico copre da solo l’83% della nuova domanda


La domanda globale di elettricità è aumentata del 2,6% nella prima metà dell’anno, pari a 369 terawattora (TWh) in più. Di questi, ben l’83% è stato soddisfatto dal solo solare, che ha registrato una crescita record del 31% su base annua (+306 TWh). In termini assoluti, le rinnovabili hanno generato 5.072 TWh di elettricità, superando per la prima volta i 4.896 TWh prodotti dal carbone.

“Stiamo assistendo ai primi segnali di una svolta cruciale”, spiega Małgorzata Wiatros-Motyka, analista senior di Ember. “Il solare e l’eolico stanno crescendo abbastanza velocemente da soddisfare la nuova domanda mondiale. È l’inizio di una fase in cui l’energia pulita tiene il passo con la crescita della domanda globale”.

La spinta asiatica: Cina e India superano il picco fossile
La rivoluzione energetica è trainata soprattutto dall’Asia. La Cina resta il colosso delle rinnovabili: nella prima metà del 2025 ha aggiunto più capacità solare ed eolica del resto del mondo messo insieme, riducendo la produzione fossile del 2% (-58,7 TWh).

Anche l’India ha registrato un cambio di passo: la crescita delle rinnovabili è stata oltre tre volte superiore all’aumento della domanda (+1,3%). Il risultato è stato un crollo del carbone (-3,1%, -22 TWh) e del gas (-34%, -7,1 TWh).

Negli Stati Uniti e nell’Unione europea, invece, la situazione è più altalenante. Negli USA la domanda di energia è cresciuta più rapidamente della capacità pulita, mentre in Europa la debolezza di vento e idroelettrico ha spinto temporaneamente verso l’alto gas e carbone.

La transizione accelera, ma resta diseguale


Per Ember, metà del pianeta ha ormai superato il picco della generazione fossile, ma i progressi restano disomogenei. L’Aie, nel suo rapporto, sottolinea che per centrare gli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi servono investimenti più rapidi in reti elettriche, accumuli e infrastrutture di flessibilità.

La tendenza però è chiara: l’energia solare ed eolica stanno diventando la nuova spina dorsale del sistema energetico mondiale. Se la traiettoria sarà mantenuta, entro il 2030 il mondo disporrà di una capacità rinnovabile doppia rispetto a quella attuale. Un traguardo che non segna solo un cambiamento tecnologico, ma l’inizio di una nuova era economica: quella in cui l’energia più pulita è anche, semplicemente, la più conveniente.

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