21 Ottobre 2024
Milano, 16°

Scienza e tecnologia, Sicurezza

Non credete più ai vostri occhi

07.07.2024

Deepfake dei personaggi famosi senza scrupoli. Li troviamo soprattutto sui social, dove l’algoritmo continua a proporre cloni di Mentana o della Presidente del Consiglio che raccontano narrazioni assurde. Lo scopo è quello di manipolarci e condurci a compiere delle azioni. I trucchi per smascherare questi “alieni”.

La sensazione, nel mondo contemporaneo, è spesso quella di “non potersi più fidare nemmeno dei propri occhi”. In realtà però è vero il contrario. Il web è ormai invaso da filmati in cui i più svariati personaggi famosi (da quelli del mondo dello spettacolo ai politici) sembrano compiere le azioni più bizzarre, comunicare messaggi spesso molto distanti da ciò che ci aspetteremmo da loro o, peggio ancora, fornirci strani consigli di investimento. Ebbene: quei video non stanno mostrando realmente loro, ma un loro “sosia” creato con l’Intelligenza Artificiale. Il fenomeno ha anche un nome, Deepfake, ma fortunatamente esistono dei sistemi per sbugiardare il tutto.

Torniamo alla frase iniziale: fidarsi o meno dei propri occhi. Chi vorrebbe trarci in inganno può essere smascherato proprio da uno sguardo più attento ad alcuni dettagli, che il quotidiano The Guardian ha deciso di riassumere. E il primo, perché più immediato, riguarda la bocca del vip di turno che sta parlando in un video. L’Intelligenza Artificiale non permette di riprodurre in maniera fedele i muscoli del viso intorno alla bocca, almeno per ora. Il risultato è una persona che parla con una mascella troppo rigida, o con labbra e voce non sincronizzate: è un perfetto campanello d’allarme per individuare un deepfake.
Attenzione anche alle esatte parole che vengono pronunciate. Può capitare che un messaggio (magari tradotto in automatico in italiano da una lingua estera) confonda il maschile con il femminile. Se quindi un uomo ci rivela che «Questo sistema di guadagno mi ha convinta» o una donna si definisce «contento di aver accettato questa proposta», non sono realmente loro a parlare. Stessa questione se una parola viene pronunciata o accentata male. Per esempio, un «ci guadagniamo tutti» in cui la “i” viene calcata come nessun italiano farebbe.
Può anche capitare di notare un tono di voce troppo monocorde, chiaro sintomo di essere di fronte a un deepfake. In realtà da questo punto di vista la tecnologia sta (purtroppo) facendo passi da gigante e tale indizio è sempre meno frequente, come quello di trovarsi di fronte un interlocutore che dal collo in giù è totalmente immobile mentre parla. Se vi capitasse ancora di incappare in video del genere, comunque, sappiate che sono falsi. Uno sguardo ancora più attento, poi, potrebbe permettervi di verificare persone con un colore della pelle leggermente diverso tra il capo e il resto del corpo, o con la testa di una grandezza insolita rispetto alle spalle: anche in questi casi il filmato che state guardando è contraffatto.

Altri dettagli, meno evidenti, possono aiutarvi in caso di dubbio. Concentratevi sul vestiario di chi parla: se presenta dettagli particolari (una stampa, una spilla, una fantasia della cravatta) che si modificano, state guardando un deepfake. Concentratevi anche su numeri o scritte, magari sullo sfondo: spesso l’IA fatica a riprodurli in maniera logica, priva di errori o anche solo sensata. Se infine il vip in questione presenta strani scatti muscolari o nel suo dialogo, chiudete tutto: siete di fronte a un falso.

Condividi