15 Maggio 2024
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Società

Non siamo liberi, ma telecomandati dagli Influencer

Siamo troppo inconsapevoli e poco liberi di scegliere. Siamo circondati da Influencer che fanno proprio questo di mestiere sul web e altrove: assoggettare le nostre abitudini e modellare le nostre scelte. Volenti e nolenti ci vestiamo, mangiamo, leggiamo e viviamo come dicono loro. Ragioniamo come loro e “decidiamo” quello che dicono loro. In fondo, ci fanno credere di scegliere, ma quello che scegliamo lo hanno scelto loro. Arriva la disintossicazione del “deinfluencing”.

Non vi è mai capitato di voler assolutamente provare una pizza speciale leggendola sul menù senza sapere il perché? O a voler provare le brioche giganti che tanto si vedono in foto? O amare improvvisamente un modello particolare di scarpe che prima odiavate? Forse l’influenza arriva proprio dal web. Dura da ammettere per chi non si sente un seguace di vip e professionisti dei social, ma spesso accade qualcosa di tanto inconscio quanto terribilmente efficace. 

Negli ultimi anni, il mondo del web ha forgiato una figura di rilevanza sociale quale gli influencer. Spesso questi individui dal grande seguito online, con soldi facili e tanta visibilità non hanno grandi meriti, ma sono comunque in grado di modificare profondamente le abitudini del pubblico. Nella moda vale per i nuovi look, immaginate quel taglio di capelli così bello che vuole nostra figlia o quel paio di scarpe che volete regalare alla moglie a Natale.

Gli esperti di fitness e benessere hanno plasmato l’industria della salute a colpi di allenamento, diete e consigli… quando avete scoperto che salumi e carni rosse sono da evitare? Pensateci bene… non serve che lo dica Chiara Ferragni. Magari seguiamo la pagina di un’azienda sanitaria o di un Dottore nutrizionistaSono anche gli influencer culinari con le loro ricette veloci, i tutorial di sperimentazione e i trucchi svelati dai video che ci spingono a scegliere un determinato menù. Indubbio pensare anche a molte battaglie politiche o di sensibilizzazione come la sostenibilità ambientale che si giocano sul piano del web. La stessa guerra in Ucraina, i diritti umani e civile, il gender gap e il tema del lavoro.

Se qualcuno ancora non è convinto di essere inconsciamente influenzato da internet perché non segue la moda o non ama cucinare, resta ancora il tema della cultura: viaggi, tempo libero, musei, recensioni di film e libri.Gli effetti positivi sono sicuramente l’aumento di competenze e interessi, ma dobbiamo anche considerare i negativi come i comportamenti consumistici o le challenge dannose.

E se ancora il vostro atteggiamento è sufficientemente critico e consapevole e sentite che nulla potrà plasmarvi, potete pensare anche al mondo del deinfluencing, ovvero coloro che postano sui social network contenuti all’opposto della promozione, i cosiddetti creator specializzati nel demolire prodotti, elencando difetti e criticando ciò che non va. Saper cambiare le preferenze, in bene o in male. denota un grande potere commerciale, che è il motivo di certi guadagni enormi e per molti versi inspiegabili. Se fare l’artista, il cantante, lo sportivo o l’attore presuppone delle doti, dobbiamo ammettere che fare piacere un determinato piatto o condizionare la vendita di un modello di pantalone seppur senza talenti è altresì un’abilità.

 

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