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Oroscopi e cartomanzia sempre di moda, interviene il Papa

03.07.2023

Aspre critiche del Papa a un mercato sempre più fiorente. Certe credenze e superstizioni condizionano la vita privata e professionale di tutti, perfino quella di alcuni imprenditori. Si tratta di pratiche diffuse anche grazie ai mezzi di comunicazione.

Oroscopo, cartomanzia, magia, caffeomanzia. Esempi di pratiche che fanno parte di un mercato che non conosce crisi e genera milioni di euro. Da Papa Francesco è arrivata l’aspra critica a quelle che possono essere definite come forme di condizionamento. Un ammonimento pesante verso certe credenze e superstizioni che arrivano a toccare vita privata e professionale, perfino di imprenditori. Pratiche magiche senza senso e valore scientifico.

Prima di analizzare la lettura di tali pratiche al giorno d’oggi, appare utile fare un passo indietro fino alla loro nascita. Le prime testimonianze riguardo l’astrologia risalgono alla Mesopotamia. Furono poi i babilonesi a codificare i segni astrologici come li conosciamo oggi. L’idea era di fare delle previsioni sulla base della posizione degli astri e, pertanto, analizzando la relazione tra astri e la vita degli uomini. Prevedere il futuro non è una pratica certamente possibile, ma esiste un fenomeno psicologico chiamato «profezia che si autoavvera», in cui sulla base delle previsioni ascoltate e accolte, la persona modifica il proprio comportamento, rendendo così maggiormente probabile l’avverarsi di un evento.

Relativamente alla cartomanzia, sono diverse le versioni circa la sua origine. C’è chi la fa risalire alla cultura cinese, chi agli egizi. Si tratta di un metodo attuato attraverso la lettura di normali carte, o carte con illustrazioni speciali, in cui il cartomante, a seguito di una domanda da parte della persona interessata, mescola ed estrae le carte, generando una interpretazione del rispettivo e presunto significato. La caffeomanzia è invece l’arte divinatoria di interpretare il futuro attraverso la lettura dei fondi del caffè. Pratica attuata dalle prime popolazioni consumatrici della bevanda, ovvero africani e mediorientali.

Queste antiche arti magiche e pratiche di divinazione, dalla guarigione agli incantesimi e alla lettura del futuro, continuano a stimolare curiosità e interesse, nonostante anni e anni di progresso scientifico. Ci sono vecchie e nuove generazioni che restano comunque attratte e incuriosite, soprattutto dagli oroscopi, per la serie «non ci credo, ma lo consulto lo stesso». Si tratta di pratiche rese disponibili da diversi mezzi di comunicazione, dall’editoria classica al web e ai social media, dove sono presenti pagine che forniscono addirittura suggerimenti su come preparare ricette magiche con ingredienti facilmente reperibili in casa, fino a radio e tv che non si sottraggono al culto dell’oroscopo.

Nel mondo del cinema, esempio eclatante di richiamo alla magia è la saga di Harry Potter, in cui uno dei corsi della Scuola di Hogwarts è proprio Divinazione, materia in cui vengono insegnate agli studenti le tecniche di previsione del futuro, tra cui lettura della mano, lettura delle foglie del tè e delle carte, osservazione delle sfere di cristallo e l’astrologia.

Per tornare al tema principale, l’invito è quello di non trasformare queste pratiche in una pericolosa abitudine e, soprattutto, avere ben presente il confine tra religione e «arti divinatorie». Relativamente alla figura del profeta, il Papa ha sottolineato come qualcuno legga questa figura come «un mago che predice il futuro». Si tratta di superstizione e «il cristiano non crede alle superstizioni». Un invito da estendere razionalmente a tutti, indipendentemente dalla fede religiosa.

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